AVEZZANO – Con “Mani pulite” si pensava da una parte, una politica ben precisa, che fosse giunta l’occasione per dare la scalata al potere per via giudiziaria, invece nel 1994, con la operazione “Forza Italia”, la via viene impedita e, con una nuova pensata, la stessa parte politica, con l’avviso di garanzia notificato a SB, a Napoli e durante il G8, sembrò aver imbroccato la strada giusta, ma si dovrà aspettare, invece, il governo Prodi e quello D’Alema per poter entrare, sia pur di soppiatto, nella stanza dei bottoni.
Comunque sia, gli ultimi venticinque anni hanno mostrato una politica non fondata sul progetto, il disegno, la dialettica, il pluralismo, ma sulla ricerca e formazione del consenso e sulla ricerca del potere con tutti i mezzi, ma soprattutto con la bieca demolizione dell’avversario operata, quantomeno, con la denigrazione. C’è stata poi la crescita dei social network come elemento di campagna politica per la creazione di un consenso acritico, fazioso e, per certi versi, anche abbastanza volgare. Soprattutto, si sta cercando di ottundere il dettato costituzionale riguardo alla libera espressione del pensiero e questo attraverso una sottile forma di censura, anche se grossolanamente praticata, ovvero quella di cercare di far morire sul nascere, con la minaccia, la segnalazione, la bannatura, qualsiasi forma di dissenso o di critica o di pensiero divergente rispetto a quello dettato dal Capo, chiunque esso sia!
Si è poi diffusa la pratica di ingraziarsi i potenti del momento mediante la intitolazione di piazze e strade a antenati di questi, magari anche poco illustri e, addirittura, invisi al popolo in forza della eventuale adesione, a suo tempo, alle famigerato “leggi razziali del ’38”.
In questo clima medievale, di caccia alle streghe, di sommessa Santa Inquisizione, di cavalieri templari, teutonici, calatravici oppure gerosolimitani è assai difficile provare a far rinascere una consapevolezza popolare del ruolo politico decisionale di ciascuno, attraverso il voto, perché con le liste “familiari” viene meno quella delle liste fondate sulla offerta politica qualificata, invece di quella fondata sul numero di voti ottenibili…
Che la volontà popolare, ove correttamente richiesta, sia capace di manifestarsi è dato prova a livello nazionale con il referendum costituzionale di più di un anno fa che pensionò el gubierno renziano e, a livello locale, con le 3.500 firma raccolte in difesa della scuola Corradini all’epoca della Giunta Floris-bis. Ma anche ora, con le quasi 2.000 e più firme raccolte per il ritorno del mercato nella sua sede antica, nonostante le ipotesi “nordiste” di taluni politici concentramentisti e concentramentati, residenzialmente parlando, il Popolo sta manifestando la propria volontà, contraria ancora una volta a quanto disposto all’Hotel de Ville.
Lo scontro fra testate giornalistiche classiche ed online sta caratterizzando, purtroppo, questo scorcio di congiuntura politica con grave danno per la democrazia, pertanto, non sarebbe sbagliato avviare un processo di revisione degli atteggiamenti e dei modi di confrontarsi, tornare quindi alla “politica” quella che per Clausewitz era pur sempre “…l’insieme di atti ed azioni indirizzate a rendere possibili le cose…” evitando la guerra “ovvero il perseguimento degli obiettivi della politica con altri mezzi”! Ma per far questo bisognerebbe lasciare le maschere di intransigenza e di volgare contrapposizione per prendere quelle di maggioranza e minoranza oppositiva che si confrontino sul piano dialettico-istituzionale. Per far questo, però, ci vuole che esista una maggioranza ed una opposizione e non una compagine di governo omnicomprensiva…
Abbassare i toni per far rinascere il dialogo, rispettoso dei ruoli e delle posizioni ma che sa anche accettare la critica più o meno motivata, più o meno giusta o corretta senza forzutistiche manifestazioni di coraggio che in realtà sono solo il preannuncio del fiasco imminente…Negli USA la “credibilità” presidenziale, o comunque del deputato o del senatore, è la chiave di volta della politica ma per portare anche qui un concetto del genere ci vuole un bel po’ di lavoro, specie oggi dove un cane che canta vien scambiato per Pavarotti…
Nel 1980 o 1981, quando fu eletto il nuovo Comitato Comunale del Movimento Giovanile DC, la credibilità fu il tema posto a base del piano di lavoro ma dopo di allora più nulla… Non credete che sarebbe il caso di avviare una ricerca di credibilità basandosi sulla ricerca della consapevolezza cosciente piuttosto che scazzottarsi senza motivo?
Chiudiamo con una battuta d’avanspettacolo: “Cesare, il popolo chiede se-sterzi!” Cesare risponde: “No vado dritto…”
In fondo a parte i denari che non ci sono, Cesare va sempre dritto alla sua meta…Che noi ben conosciamo: è quella del 44 a.C. nella Curia, sotto la statua di Pompeo…