AVEZZANO – Siamo letteralmente stupiti di come, in certi casi, l’immaginazione venga di gran lunga superata dalla realtà.
Negli ultimi due giorni, come noto, siamo stati spettatori di uno scontro fra l’attuale sindaco di Avezzano e l’ex consigliere regionale e noto esponente politico marsicano, Ezio Stati. Stati che, come tutti sanno, è anche il papà del nostro valido collaboratore Giuseppe Stati.
Ovviamente sapevamo dello scontro nei pressi del palazzo Municipale avvenuto fra i due, così come abbiamo letto della querela del sindaco e così come sappiamo della contro querela che Ezio Stati ha presentato e depositato questa mattina, contro il sindaco di Avezzano, negli uffici della Procura di Avezzano. Ciò che non sapevamo, anzi, sapevamo giusto il contrario, sono le motivazioni di tutto questo.
Stando a quanto riporta il quotidiano Il Centro di questa mattina, infatti, le motivazioni sarebbero da attribuirsi agli articoli di Giuseppe Stati sul nostro giornale. Nel pezzo de Il Centro, infatti, il sindaco avrebbe dichiarato quanto segue: «Dicevo in maniera garbata se poteva parlare col proprio figlio, Giuseppe (riferito ad Ezio Stati ovviamente ndr), per abbassare i toni degli articoli che quest’ultimo pubblica su in sito di informazione».
E allora diciamolo, ci si vuole tirare dentro a tutti i costi.
Di conseguenza, noi ci rivolgiamo, come giornale, come direttore di MarsicaWeb e anche a nome dell’editore, al sindaco stesso.
Caro Signor Sindaco, qualora non fosse chiaro, vogliamo ricordarle alcune cose.
Primo punto: le possiamo garantire che Giuseppe Stati non ha bisogno di intermediari, che siano genitori, amici, collegi o chicchessia e quindi, secondo noi, avrebbe potuto interloquire direttamente con lui.
Secondo punto: MarsicaWeb è una testata giornalistica, registrata al Tribunale di Avezzano, con un Direttore regolarmente iscritto all’Ordine dei Giornalisti e un editore e una redazione che, a breve, e riceverà formale invito, aprirà la sua sede fisica. Pertanto se aveva, ha ed avrà qualcosa da ribattere o contestare lo poteva, lo può e lo potrà fare attraverso i canali ufficiali (mail e telefono), rivolgendosi al Direttore della testata e non al papà o alla mamma dei redattori.
Terzo punto: noi non siamo un “sito di informazione”, e questo lo precisiamo anche al collega de Il Centro, ma una testata giornalistica che ha pari dignità di tutte le altre.
Pertanto non consentiamo a nessuno di tirarci in mezzo, men che meno asserendo che gli articoli pubblicati fossero in un qualche modo scorretti od offensivi e addirittura che incitano all’odio. Al sindaco diciamo che a lui, come a tutti i cittadini, è consentito e garantito il diritto di replica al quale, ovviamente, se lo riterremo opportuno, noi replicheremo. Questo è il modo corretto di porsi con la stampa ed i giornalisti. Non certo il ricorso a terzi o, modalità quest’ultima sin troppo invalsa in questo paese, alla minaccia di querele. Il dialogo è aperto e garantito, ma nelle forme e nei modi corretti e rispettosi, “quei modi pacati e costruttivi” che pare le piacciano tanto, ma reciprocamente.