AVEZZANO – Applausi a scena aperta ed un continuo “interagire” da parte di un pubblico composto da studenti e docenti di varie scuole di Avezzano e Valle Roveto, hanno animato lo spettacolo “Orsitudine”, che la Compagnia Teatrale Lanciavicchio ha tenuto al Teatro dei Marsi. Sul palco gli attori: Angie Cabrera, Stefania Evandro, Armando Rotilio, Alberto Santucci e Rita Scognamiglio, per la regia di Stefania Evandro (costumi Scenotecnica Lanciavicchio / Chiara Curci, Scenografie e Oggetti Scenotecnica Lanciavicchio, luci Antonio Silvagni, tecnico Maurizio Di Pasquale, drammaturgia Stefania Evandro e collaborazione alla messinscena Antonio Silvagni).
«Lo spettacolo, nato dall’iniziativa del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, rappresenta una vera e propria innovazione: il teatro utilizzato come strumento di comunicazione per raccontare il rapporto tra essere umano e natura. Tra le popolazioni che in tale territorio risiedono, e quindi nel riformulare un modello di comunicazione istituzionale per inserirlo in una modalità più emozionale e interattiva».
Lo spettacolo è stato introdotto dal presidente del Pnalm, Antonio Carrara, che si è soffermato anche sul grande successo ottenuto dall’evento nei vari centri che finora lo hanno ospitato.
“ORSITUDINE è uno spettacolo nato dalla collaborazione tra il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, la DMC Marsica e il Teatro Lanciavicchio, nell’ambito di un progetto innovativo di analisi e comunicazione intorno alle tematiche ambientali e alla relazione Uomo-Natura, non sempre così lineare è scontata, come dovrebbe essere”, ha detto nella presentazione Antonio Silvagni.
“ORSITUDINE è uno spettacolo nato per raccontare l’ORSO: proprio ‘quello marsicano’, di cui anche noi abruzzesi conosciamo davvero poco” ha precisato Stefania Evandro- e il progetto ha utilizzato come base di partenza i risultati del questionario realizzato dal Parco e dall’Associazione ‘Salviamo l’Orso’ per rilevare, le percezioni, le emozioni e le conoscenze dei residenti di alcuni Centri del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, sul loro personale rapporto con l’orso bruno marsicano, specialmente laddove si verificano ancora episodi di “orsi confidenti”. Il progetto ha previsto inoltre incontri con la popolazione e nelle scuole, e da questo lavoro di scavo è nata la creazione di una narrazione drammaturgica originale, nella quale sono confluiti dati scientifici e anche storie e leggende recuperate dalla tradizione italiana e mondiale”.
A fine spettacolo una selva di domande da parte degli studenti sono state accolte e data risposta dalla biologa Elisabetta Tosoni e dalla responsabile Ufficio Promozione e Rapporti Internazionali, Daniela D’Amico.