AVEZZANO – Ore 17 Consiglio comunale al vetriolo per l’approvazione del bilancio, ma la maggioranza è decisamente spaccata, tra assenze giustificate e non, è mancato il numero legale e si è dovuto rinviare a giovedì 18 la seconda chiamata.
Tra i banchi mancavano i consiglieri giustificati Leonardo Rosa, Giovanni Luccitti, Annalisa Cipollone e Arianna Stati.
Assenti non giustificati i consiglieri Donato Aratari, Maria Antonietta Dominici, Alessandro Pierleoni e Vincenzo Ridolfi che hanno dato una forte scossa di buon senso al Consiglio mantenendo l’impegno preso, come riportato da MarsicaWeb, rimarcando la volontà di rimanere al fianco dei cittadini e soprattutto delle 150 famiglie degli ambulanti per riportare il tradizionale mercato del sabato in centro città, opponendosi, di fatto, al primo cittadino che, al contrario, pervicacemente vorrebbe mantenere la posizione da lui scelta nella Zona Nord della città.
Un forte segnale, questo, che arriva a Palazzo di Città dove finalmente una parte di maggioranza si schiera al fianco dei cittadini e smette di annuire a tutte le decisioni prese in autonomia del Comandante.
Dall’opposizione arrivano i primi commenti:
Roberto Verdecchia: La neve di aprile al primo sole non regge ed abbonda di acqua, un fatiscente consiglio comunale che tra assenze giustificate e non, non supera il primo scoglio dell’ennesimo esame di maturità. Ai sepolcri di giovedì santo sarà rimessa ogni decisione penitenziale. Tra sacro e profano.
Mario Babbo: Con questo consiglio che salta, si evince ancora una crisi più profonda rispetto a quella che il sindaco vuole fare apparire, non è neanche più sufficiente una maggioranza di 18 consiglieri per riuscire ad approvare un bilancio in consiglio comunale. Fortunatamente, parte della maggioranza sta prendendo coscienza degli svariati errori commessi dall’amministrazione, in una città che doveva essere bella ma che appare in realtà sempre più in ginocchio. Tematiche quali: lo spostamento del mercato, la pista ciclabile, il T-red e i lavori durante le festività, non possono essere decisi solo da pochi. Bypassando le funzioni del consiglio comunale, organo eletto dal popolo. È evidente che neanche le trattative degli ultimi giorni, per intenderci, quelle relative a poltrone e posizioni di assessorati vari non siano riuscite a compattare la maggioranza. A questo punto ci si chiede se non è il caso di finirla con questa farsa e tornare ad elezioni?
Francesco Eligi: È evidente che l’amministrazione di De Angelis non sia sinonimo di stabilità. Ad ogni piè spinto, soprattutto al sopraggiungere di scadenze importanti, le frizioni in seno alla maggioranza si acuiscono nuovamente. Sarebbe ora di finirla con questi teatrini. I consiglieri mostrino un po’ di grano salis staccando la spina a questa legislatura, che, di questo passo, difficilmente potrà arrivare a fine mandato.
Cristian Carpineta: Quello che è andato in scena al consiglio comunale di oggi è una prova che questa maggioranza ormai è totalmente scollata, frutto di diversi centri d’interesse che fra di loro non vanno più per la stessa strada, e quindi l’obbiettivo sarebbe alla luce di quello che sta accadendo, tornare ad elezioni il prima possibile, perché oggi è stata l’ennesima riprova che questo sindaco non ha la maggioranza se non quella legata a numeri occasionali che di consiglio in consiglio troviamo. Mi auguro che questi consiglieri che oggi non sono entrati, in particolare quelli che la pensano diversamente dal sindaco, facciano una scelta precisa per il futuro, quella di sedersi tra i banchi dell’opposizione e consolidare quella che poi è la realtà delle cose, una maggioranza fragile, una popolazione scontenta, che ormai è avversa alle questioni. Un sindaco che va contro gli interessi dei cittadini. L’augurio che faccio alla città è di tornare ad elezioni anticipate.
Maurizio Bianchini: Da ex coordinatore di Forza Italia ed ex assessore della città posso dire che ancora una volta il sindaco forzista e l’amministrazione dimostrano di non avere capacità di programmazione, è grave pensare che sia mancato il numero legale ad un consiglio cosi importante dove approvare il bilancio, il sindaco dimostra di non aver capacità politiche a spese della nostra città.