PESCASSEROLI – Si sono incontrati a Pescasseroli, per una due giorni, una delegazione del Gran Paradiso e quella del Parco D’Abruzzo, per una fitta rete di incontri e scambi di buone pratiche, rafforzando così il loro legame in vista dei rispettivi centenari, a pochi mesi di distanza: negli anni 2022 e 2023.
«L’occasione per ricambiare la visita, che il Parco D’Abruzzo, Lazio e Molise aveva fatto a dicembre 2018 è arrivata grazie al progetto ministeriale “H2O, risorsa a 360° del Parco Nazionale del Gran Paradiso” e realizzato in collaborazione con il CAI e che ha permesso la visita a Caramanico presso il Parco Nazionale della Majella», afferma un nota del Parco D’Abruzzo.
Si è parlato di Lontra e di aree faunistiche con i Carabinieri Forestali e grazie alla loro esperienza si sono definiti i punti chiave per gestire e comunicare al meglio questo tipo di centro visita. Grazie all’incontro è stato possibile raccogliere preziose informazioni utili per l’inaugurazione del Centro Acqua Biodiversità di Rovenau in Valsavarenche, che avverrà il prossimo autunno.
A seguire la delegazione del Gran Paradiso ha raggiunto Pescasseroli, accolta calorosamente dalla comunità del parco. Da qui è partita una due giorni di intenso lavoro, alternato a momenti di escursioni che hanno permesso alle delegazioni di conoscersi meglio e di rafforzare lo spirito di squadra. Il primo scambio di esperienze, con la partecipazione di tutti i partecipanti è avvenuto sulla gestione del marchio del Parco e sul percorso della Carta europea del turismo sostenibile.
«La base su cui lavorare deriva dall’accordo di collaborazione per il centenario dei due parchi sottoscritto nel dicembre 2018 – si dice nel Parco D’Abruzzo -, il quale racchiude le linee guida per creare congiuntamente un piano di comunicazione e promozione a livello nazionale e internazionale, capace anche di sensibilizzare ed aumentare la percezione dell’intera collettività verso le aree protette».
I tavoli di confronto tra le due realtà territoriali e i due Parchi sono stati: iniziative per il centenario; buone pratiche nel rapporto tra Parco e popolazioni locali; gestione amministrativa degli Enti; comunicazione e coerenza nella gestione degli animali selvatici nelle aree faunistiche; l’importanza di fare rete per lo sviluppo del turismo sostenibile.
Infatti, oltre alla governance e ai dipendenti dei due enti, ai tavoli hanno partecipato amministratori locali e operatori, chiamati ad intervenire in quanto essi sono i principali protagonisti che gestiscono, lavorano e vivono la realtà territoriale nel quotidiano.
In questo modo si è iniziato concretamente ad instaurare un dialogo con tutti i portatori di interesse, traducendo così le necessità di ciascuno in progetti e possibili azioni che leghino passato, presente e futuro.
La partecipazione di tutti ed il confronto sono necessari per far sì che vi sia una visione condivisa del ruolo futuro dei parchi: una scommessa, non solo degli Enti, ma dei territori per dimostrare sempre di più l’importanza della comune responsabilità quando si parla di conservazione e sostenibilità.
Il lavoro per organizzare un calendario di eventi da realizzare singolarmente sui territori, ma anche congiuntamente a livello nazionale, continuerà sulla base dei suggerimenti raccolti dai tavoli di lavoro.
E verrà presentato appena pronto al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio.
(foto PNALM)