CELANO – “E’ il giorno del lutto per noi abruzzesi.
10 anni sono passati da quella maledetta notte, ma in realtà sembra oggi, per quanto riecheggiano nelle menti di ciascuno di noi, nitidi, imprevedibili e scioccanti, quei terribili istanti in cui il terremoto e i suoi effetti devastanti portarono via 309 anime innocenti, lasciando strazio e devastazione ovunque.
Niente sarà più come prima, perché quel ricordo rimarrà indelebile e ognuno avrà il suo modo di riviverlo nel proprio ego.
Quella devastazione della natura ci appare inspiegabile, senza senso, perché in un attimo ha cambiato e stravolto la vita di noi abruzzesi, lasciando solo macerie nelle cose, desolazione e sconforto nelle nostre anime.
Ogni parola in queste ricorrenze tristi sembra sciocca e banale, ma è necessario ricordare, lasciare memoria di quello che è stato, perché gli effetti della natura sono spesso impensabili e l’uomo ancora oggi deve imparare ad affrontarli”, così il Sindaco di Celano, Settimio Santilli, ricorda le vittime del terremoto che colpì la città di L’Aquila il 6 aprile del 2009.
Oggi, sabato 6 aprile, alle 11 sarà celebrata da Don Ilvio Giandomenico, nella chiesa di San Giovanni Battista, una messa in suffragio delle vittime.
A seguire ci sarà la
deposizione di una corona di alloro e lo svelamento di una stele commemorativa in via Supportico Magnante.
Dalle ore 12 la campana della chiesa di San Francesco, in segno di lutto, scoccherà per 309 volte.
Riposino in pace le vittime. Giunga a ciascuno delle loro famiglie il conforto e il cordoglio della città di Celano.