AVEZZANO – Alla vigilia del decimo anniversario del terremoto dell’Aquila, ci è venuto a trovare Christian, Responsabile della Protezione Civile di Tagliacozzo, una delle associazioni di volontariato più importanti della Regione.
D – Di cosa si occupa l’Associazione della quale lei è Presidente?
R – Grazie per avermi dato l’opportunità di intervenire attraverso il vostro giornale. L’Associazione della quale mi onore di essere Presidente opera da 24 anni nel territorio marsicano e nel tempo siamo intervenuti in attività anche a livello nazionale. Inoltre ci occupiamo di antincendio in tutto il territorio abruzzese attraverso 60 volontari dislocati anche su Cappadocia e su Castellafiume. Questo è stato possibile attraverso anche delle convenzioni stipulate con i Comuni interessati, non ultimo quello di Massa d’Albe.
D– La Protezione Civile in alcuni casi viene usata come una macchina pubblicitaria invece di agire in silenzio.
R- A volte le Associazioni vengono “usate” un po’ come vetrina per avere visibilità. La cosa è generalizzata. I volontari di protezione civile hanno però dei compiti ben definiti da leggi regionali e nazionali che regolamentano i compiti degli stessi. I compiti dei volontari sono quelle di previsione, prevenzione ed emergenza che poi sono quelle riportate nel D.Lg. n. 1 del 2 gennaio 2018. Il volontario è una figura in supporto alle autorità preposte come i Vigili del fuoco, i Vigili urbani e via dicendo.
D– L’associazione della quale lei è Presidente è riconosciuta da tutti gli addetti ai lavori come una delle più importanti della Marsica; quali sono state le attività svolte negli ultimi anni?
R- Negli ultimi anni siamo stati impegnati in tutte quelle esigenze territoriali che hanno colpito l’Abruzzo come nevicate, alluvioni, black out e incendi boschivi e in tutti gli interventi abbiamo sempre cercato di dare il massimo.
D- Siamo alla vigilia del decimo anniversario del terremoto dell’Aquila e lei ha vissuto in prima persona e sin dai primi momenti il dramma che ha colpito la città. Quali sono i sui ricordi?
R- Mi sembra ieri, ricordo la scossa e il rincorrersi delle telefonate per capire cosa fosse successo. Si pensava fosse una scossa su L’Aquila, ma nessuno immaginava la tragedia alla quale avremmo assistito. Ricevetti una telefonata poco dopo le 4 dal responsabile Servizio Emergenze che mi disse di formare una squadra per intervenire subito su L’Aquila. Partimmo passando per Ovindoli, Rocca di Mezzo, Rocca di Cambio e man mano che ci avvicinavamo al capoluogo ci rendevamo conto che la situazione era sempre più disperata. Appena arrivati ci siamo immediatamente messi all’opera mettendo in salvo una signora di mezza età rimasta sotto le macerie. Col passare delle ore si mise in moto la macchina nazionale e da lì partirono tutti gli interventi necessari che poi conosciamo tutti.
D- Cosa le ha lasciato l’intervento su L’Aquila?
R- Sono interventi che ti segnano. Il terremoto è un evento naturale e non prevedibile ma dal quale bisogna proteggersi. La prevenzione per il terremoto può essere strutturale, che consiste nel rendere le nostre abitazioni più resistenti al terremoto e quella non strutturale che consiste nel cambiare le nostre abitudini conoscendo il fenomeno. A tal proposito ogni anno c’è una campagna portata avanti dalla Protezione Civile Nazionale “Io non rischio”, dove vengono date ai cittadini le indicazioni da seguire in caso di calamità che possa essere un terremoto, un maremoto o altro.
D- Cosa porta un ragazzo che si iscrive nel volontariato a rischiare la propria vita per il prossimo?
R- La passione, solo ed esclusivamente la passione.
D- Secondo lei l’Abruzzo ha ancora da imparare da quelle Regioni che vengono riconosciute da tutti come leader nel campo del volontariato? Una su tutte il Friuli?
R- Io posso vantare anche delle esperienze a livello nazionale. Nella Protezione civile, come in tutti i mestieri, non si finisce mai di imparare. Bisogna rimanere utili e acquisire tutti le informazioni che si riescono a recepire. Però devo anche dire che secondo me abbiamo poco da invidiare alle altre Regioni perché, almeno per quanto riguarda Tagliacozzo, abbiamo una squadra che risponde benissimo a tutte le emergenze alle quali ci troviamo difronte.
D- Su cosa sta operando la Protezione Civile di Tagliacozzo?
R- Il mio sogno è quello di mettere in piedi una rete di Associazioni di Protezione Civile Marsicana per intervenire, tempestivamente, in ogni circostanza. Noi lavoriamo sempre sulla prevenzione perché è l’unico modo per contrastare gli eventi e per arrivare prima del terremoto.