TAGLIACOZZO – No, il campus scolastico non s’ha da fare. Ma se è proprio necessario, occorre individuare un altro posto. Dove? Dappertutto, tranne lì. E poi non ci sono nemmeno i soldi. Soprattutto, non vale la pena sacrificare un’area verde così centrale come è quella dello stadio “L. Attili”, che deve restare dov’è. E guai a chi lo tocca. La finiscano una volta per tutte questo sindaco di Tagliacozzo e la sua risicata maggioranza, di mettere a soqquadro la città. Di danni ne hanno combinati già parecchi come, per esempio, l’allargamento della sede stradale di Via Marconi, il rifacimento dei suoi marciapiedi e perfino il suo arredo con marmi bianchi, panchine e illuminazione.
E vogliamo dire delle inutili fioriere che abbrutiscono le strade e delle sgangherate luminarie natalizie che sono un vero spreco? Ed è proprio così indispensabile celebrare la festa del Volto Santo, organizzare eventi culturali sperperando un sacco di soldi? Basta! Occorre fermarli prima che sia troppo tardi. Perché adesso, per una delle tante, troppo ricorrenti impuntature si sono messi in testa di voler sistemare una parte abbandonata del centro storico, le strade delle Frazioni, il piazzale della Stazione ferroviaria, il Palazzo Ducale e la sede municipale.
Il Sindaco di Tagliacozzo e la sua traballante maggioranza non vogliono capire o fingono di non capire, che per mettere in totale sicurezza gli attuali edifici scolastici, basterebbero quattro soldi. Per fortuna c’è ancora chi denuncia e si oppone con tutte le forze possibili e immaginabili a cotanto sfacelo. Dopo i simpatici manifesti funebri che annunciano la morte del “L. Attili”, occorre alzare ancora di più la voce e farsi sentire. Per esempio, con una bella fiaccolata di protesta, con la raccolta di una valanga di firme, con un corteo variopinto e democratico e comizio finale.
E, se non bastasse tutto questo, un partecipato flash-mob che fa tanto impatto emotivo e social ai giorni nostri.