AVEZZANO – Messa in sicurezza e riqualificazione del tratto di via Corradini compreso tra i due incroci con Corso della Libertà e via Trieste. C’è stata oggi in Comune la stipula del contratto e la consegna dei lavori alla ditta “Vittorio Ierullo”.
Attualmente la pavimentazione è fortemente danneggiata tanto da creare disagi ai pedoni, come è evidente nelle foto pubblicate.
Comincia cosi il comunicato del Comune che avvisa i cittadini dell’inizio dei lavori. Lavori che sicuramente colmeranno i disagi dei pedoni, che fino ad oggi, sinceramente, non ci sembra si siano lamentati, ma che sicuramente aprirà un’altra voragine tra amministrazione e commercianti. Oggetto dello scontro è la chiusura di due strade centralissime e l’isolamento completo, o quasi, di Corso della Libertà al transito. Ovviamente già ci sono giunte segnalazioni di difficoltà nella ricezione della clientela.
Si pensava che fosse un pesce d’aprile e invece no, ci troviamo difronte all’ennesimo blocco del centro proprio sotto le festività pasquali e all’avvicinarsi della festa patronale della nostra città, che già l’anno scorso è stata dimenticata, abbandonata e ignorata da questa amministrazione. Come si ricorderà, infatti, l’Amministrazione nemmeno si degnò di mettere le luminarie, senza tralasciare la fiera del 26, che potrebbe essere spostata, a sua volta, nella famosa zona nord dove si svolge il mercato del sabato, tanto lì la sicurezza c’è. E anche il Mercato del Sabato notoriamente va a gonfie vele.
Dove lo Stato non fa chiudere i negozi per la tassazione, invece ci pensa il Comune. Per una spesa di 14mila euro, a carico della Pizzeria Corrado, è stato disposto lo smantellamento del dehors, per poter riqualificare la zona con marmo travertino rapolano chiaro, dello spessore di 4 centimetri, così da dare continuità alla porzione superiore di Piazza Risorgimento, estendendone i confini fino al bordo del marciapiede. Ci sarà poi la collocazione di 10 panchine in marmo bicolore, come quelle già installate in prossimità della fontana. Le canalette di raccolta delle acque meteoriche saranno realizzate in zanelle di travertino.
Per la sistemazione degli incroci, invece, si è optato per la sistemazione in lastre carrabili da 6 centimetri in travertino rapolano chiaro e pietra lavica. Il mix di questi due materiali ricrea l’effetto di un tappeto decorato, raffigurante una versione “geometrizzata” della Chimera Dei Marsi.
Tenuto conto del clima della nostra città è stato fatto un test della resistenza allo scivolamento di un pavimento per la zona a piedi calzati?
Ora le domande sono sempre le stesse, non era possibile organizzare un lavoro a step in maniera da non danneggiare l’economia dei negozi che già annaspa per le altre scelte argute di questa amministrazione?
La desolazione di Corso della Libertà ne è già l’evidente prova, una scelta, questa, che metterà ancora una volta a dura prova la resistenza economica dei commercianti, che hanno riempito i loro magazzini di merce per affrontare le feste in arrivo.
Chiudere un quarto la volta avrebbe compromesso la realizzazione dell’opera? Oppure, visto che ormai il cantiere era aperto, non sarebbe stato meglio finirla con il primo step di lavori e non avere fretta di fare inaugurazioni in pompa magna, di cui questa amministrazione ne è la regina?
Domande che si pongono i cittadini e anche i commercianti. Noi siamo sempre dell’opinione che non è facile gestire e amministrare una città, ne siamo coscienti, ma entrare nelle dinamiche della vita quotidiana di chi la vive lavorando in prima linea, cercando di tutelare al massimo l’economia locale, per evitare l’ormai spopolamento del centro storico, sarebbe stata cosa saggia, ma a quanto pare i padroni a palazzo di città non la pensano cosi.