AVEZZANO – LFoundry Avezzano va dritta verso nuove tecnologie per la gestione della produzione e nuovi partner.
Prosegue secondo quanto deciso e previsto, infatti, il programma di innovazione, con l’introduzione del Mes, nuovo software per la gestione della produzione del tutto autonomo da Micron, e la ricerca di nuovi partner che garantiscano la continuità produttiva e lavorativa, oltre che elevati livelli di competitività alla LFoundry di Avezzano. A spiegare bene il momento che si sta vivendo nel grosso stabilimento marsicano, una nota diffusa dalla stessa azienda.
Questa la nota ufficiale pervenuta dalla Comunicazione di LFoundry Avezzano: «Con l’obiettivo primario di mantenere inalterati i livelli occupazionali, l’azienda sta continuando ad avere la necessità di gestire un periodo di transizione in cui si rende necessaria una riduzione dell’orario di lavoro per tutti i dipendenti. Come noto, in questi mesi abbiamo applicato una percentuale di riduzione dell’orario di lavoro di circa il 20%, secondo l’accordo firmato da azienda e sindacato a ottobre 2018.
Nel mese di aprile 2019 accadrà ciò che era inizialmente previsto per dicembre 2018 e che fu annunciato con la firma del sopracitato accordo. Con grande ottimismo per il futuro e consapevoli della necessità assoluta di dover cambiare e di dover intraprendere questa strada, l’azienda comunica l’avvio della fase acuta di implementazione del progetto MES, un’attività vitale per l’organizzazione poiché, come tutti ormai sanno, riguarda l’introduzione di un nuovo software di gestione della produzione che renderà LFoundry definitivamente autonoma nei sistemi gestionali rispetto alla precedente controllante, Micron Technology.
Il rovescio della medaglia è che tale situazione di transizione dovuta al progetto Mes comporterà un forte rallentamento delle attività produttive. In questo periodo verrà massimizzata l’assenza dal lavoro dei dipendenti con esclusione di coloro espressamente dedicati alle attività Mes, salvaguardando, allo stesso tempo, l’operatività aziendale prima di tutto da un punto di vista di sicurezza degli impianti.
Non ignoriamo il fatto che questo periodo sarà di forte impatto per tutti. Un periodo duro, difficile, che ancora una volta richiederà sacrifici per tutti i dipendenti, ulteriormente aggravato da una ormai forte crisi del mercato delle automobili in Cina che sta registrando perdite consistenti: -13,8% di vendite solo a febbraio 2019, l’ottavo mese di fila al ribasso secondo la China Association of Automobile Manufacturer (Fonte: La Repubblica).
Tale condizione di calo del mercato automobilistico in Cina sta ovviamente e inevitabilmente determinando un calo di domanda di sensori ottici per LFoundry e per tutte le aziende al mondo che operano nello stesso settore. Attualmente l’impatto ci viene riportato anche dai nostri clienti del settore.
D’altro lato stiamo lavorando su piani futuri verificando potenziali possibilità di sviluppo del sito con nuovi partner. Ci sono trattative in corso di cui, per ovvi motivi, non è possibile ancora parlare. Contiamo di poter concludere l’attività entro poche settimane. Il lavoro che si sta facendo vuole consentire di rilanciare nel medio-lungo termine la competitività dell’azienda e tornare, quindi, a offrire crescita e sviluppo sul territorio. La strada è ancora in salita, ci aspetta un duro periodo nel breve termine, ma cominciamo ad intravedere possibilità di nuovo sviluppo futuro.
Progetto MES (nuovo software di gestione della produzione): Forte rallentamento delle attività produttive a partire da Aprile 2019. Massimizzazione dell’assenza dei dipendenti con esclusione di coloro espressamente dedicati alle attività MES.
Crisi del mercato automotive: La crisi del mercato automobilistico in Cina (-13,8% di vendite solo a febbraio 2019) sta ovviamente e inevitabilmente determinando un calo di domanda di sensori ottici per LFoundry e per tutte le aziende al mondo che operano nello stesso settore.
Sviluppo della Compagnia: Trattative in corso con nuovi partner per rilanciare nel medio-lungo termine la competitività dell’azienda».
E sul futuro della LFoundry interviene anche la Fim-Cisl provinciale, col segretario Antonello Tangredi, che ha scritto una lunga lettera a Confindustria. Una lettera, che riportiamo integralmente di seguito, in aperta polemica con Confindustria stessa e le decisioni di recente adottate dopo le richieste di incontro fatte pervenire dalla Fim da sola e con le altre sigle sindacali. Questa la nota di Tangredi: «La Fim-Cisl, in persona del sottoscritto, Responsabile Territoriale, ritiene la Vs. risposta assolutamente fuorviante, rispetto alle questioni di merito richiamate nelle medesime richieste d’incontro.
Infatti, la prima richiesta di “confronto”, è stata avanzata ancor prima della richiesta unitaria delle Federazioni Nazionali Fim-Fiom-Uilm, inviata al Mise, dove, è necessario ricordarlo, la Vs. Associata dovrebbe essere invitata per favorire un quadro di riferimento industriale più ampio, essendo stata inserita, la “questione LFoundry”, nell’ambito ministeriale delle grandi vertenze nazionali.
Assolutamente incontrovertibile, poi, la legittima richiesta della Fim-Cisl di ricevere informazioni inerenti, ad esempio, lo stato della migrazione al nuovo sistema Mes – elemento cardine – contenuto nell’accordo sul c.d.s., da cui derivano le sorti delle ore da lavorare o da non lavorare o, peggio, ancora, il destino dello stabilimento. A tal proposito, è altrettanto lecito, indipendentemente dagli incontri programmati fra azienda ed rsu – es. quello del 22.03.19 -, chiedere ed ottenere un incontro nel termine di 5 giorni, qualora anche solo una delle parti ne faccia richiesta – è scritto e sottoscritto nel vigente accordo del c.d.s. -, laddove, appunto, una delle parti, ritenga di doverne discutere/argomentare, nell’interesse dei lavoratori.
Relativamente all’estensione della turnazione c.d. 2-3 all’intero reparto Photo, con la possibilità successiva ad altri reparti, la scrivente, anche qui, ritiene, a maggior ragione che, sia un argomento (l’organizzazione del lavoro), appannaggio, oltre della R.S.U., anche delle organizzazioni sindacali firmatarie il c.c.n.l. e gli accordi di secondo livello. Nel caso di specie, quello sperimentale siglato nel 2018, senza la firma della Fim-Cisl, dovendo avere, la Sua estensione interesse di una più ampia platea di lavoratori e che, rientra in una sfera di derivazione dell’accordo di secondo livello del 1999, di cui la Fim-Cisl ne fu firmataria, anche qui, l’interesse collettivo per la Fim e per i suoi iscritti è grande e, in ultima analisi, non è e non sarà oggetto della futura agenda ministeriale.
Tanto premesso, pertanto, per respingere il Vs. insoluto atto di reiezione di una legittima richiesta e, per comunicarVi che, per la Vs. risposta sarà attivato l’ufficio legale della Fim-Cisl per vedere se ricorrano gli estremi di condotta antisindacale (ex art. 28 legge n. 300/70). – Antonello Tangredi – Fim-Cisl Abruzzo e Molise».
La Rsu della Uilm-Uil nella LFoundry, coordinata da Monica Di Cola, invece, ha reso noto l’accordo raggiunto oggi per la gestione proprio del periodo con i turni di contratti di solidarietà e ferie, reparto per reparto e per tipologia di lavoratori. Questa la nota diffusa dalla Rsu Uilm-Uilm: «Si è tenuto oggi un incontro di aggiornamento, tra Rsu e Direzione aziendale, per illustrare i piani di CDS del mese di Aprile, così come previsto dall’accordo per il Contratto di solidarietà. La concomitanza tra la Migrazione del Mes, prevista a partire dal 5 di Aprile e la crisi del mercato dell’Automotive, produrranno un drastico calo dei Moves che si attesteranno ad 1.3 Mln medi. Gli effetti si tradurranno in un assenza media più pronunciata, orientativamente quella che si sarebbe dovuta verificare a Dicembre.
Per il personale indiretto l’assenza sarà di 10 giorni di Contratti Di Solidarietà (50% delle ore lavorabili) e 3 di Ferie (20% delle ore lavorabili), con il seguente calendario , ove possibile: 5, 8, 9 10, 11, 12, 15,19, 29,30 Cds; 23, 24 ,26 ferie. Saranno esclusi i dedicated full time al progetto Mes che passeranno in questa fase conclusiva e concitata da 118 a 160.
Per l’Ingegneria la presenza sarà legata all’andamento della migrazione.
Per il personale diretto MFG lo scarico medio sarà indicativamente proporzionale allo scarico, quindi circa il 50 % , ma è difficile dettagliare e quantificare i gg di CDS e ferie perché’ la presenza sarà strettamente legata agli esiti della transizione e quindi alla distribuzione dei volumi post transizione.
La sovrapposizione dei due eventi, il passaggio al nuovo sistema e l’abbassamento di loading causata delle fluttuazioni di mercato , ci consentono di affermare con piena consapevolezza che la scelta dell’utilizzo di questo ammortizzatore sociale sia stata l’unica possibile a tutela della retribuzione e della conservazione dei livelli occupazionali».