AVEZZANO – Ma il Manager della ASL ci va in ospedale ad accompagnare qualcuno con problemi di mobilità per una visita?
La domanda nasce spontanea perché sia a Sulmona che ad Avezzano esiste un problema: l’accessibilità sostenibile o facilitata per persone con mobilità ridotta nel caso che si debba accedere all’ospedale per una visita. Infatti, a meno che non si sia il paziente, per un accompagnatore ed un autista non è possibile avvicinarsi agli accessi senza dover magari lasciare la vettura in balìa di spazi vietati e quindi a rischio di attacco da parte di obersturmfuhrer incaricati di razzolar multe!
Ad Avezzano si può accedere dallo spazio di PS ma poi la vettura non si può lasciare per accompagnare in reparto il paziente e a Sulmona nemmanco quello si può fare… Mentre invece, basterebbe ripristinare la possibilità di accedere al parcheggio che praticamente è appannaggio dei soli dipendenti (magari il sindacato onnipotente solo su queste cose lo avrà negoziato perché sennò sarebbero svantaggiati). C’è da ritenere che l’ospedale nasca non per i dipendenti ma per chi sta male, e questa sarebbe la giusta ottica di servizio, visto che tra l’altro esiste pure una serie di norme sulla facilitazione degli accessi e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Ma mentre ci si preoccupa di non spendere (unica forma di razionalizzazione della spesa che si usa correntemente praticare – ma per la quale la laurea non serve e neppure un oberkomando!) queste cose che ammazzano davvero la gente se non altro per un fatto psicologico (immaginate un cardiopatico che debba coprire a piedi 500 o 600 m quando potrebbe accedere in 50 m) e potrebbero essere gestite con una semplicità estrema…
Ma si sa: questo è il paese dei privilegi, delle caste, dei grandi direttori d’orchestra… Ma poi la musica è sempre la stessa: marcia o muori, solo che quello era il motto della Bandera, la Vecchia Legione Straniera, per di più pure francese…
P.S.: Le immagini sono di repertorio!