AVEZZANO – «La forbice si allarga. Si amplia cioè la distanza tra le aziende che sono in difficoltà e quelle che invece mostrano interessanti segni di vitalità».
Roberto Donatelli, presidente di Ascomfidi Imprese, cooperativa di garanzia nata nel mondo Confcommercio che con i suoi 1.000 soci è un consolidato punto di riferimento per le imprese del terziario, si trova in una condizione privilegiata che gli consente di conoscere e leggere la situazione del mercato di riferimento, costituito dalle imprese del commercio, del turismo e dei servizi e quindi di avere maggiore consapevolezza di ciò che sta accadendo.
«Stiamo rilevando una sostenuta crisi di liquidità nel settore terziario – prosegue Donatelli – a farne le spese sono soprattutto le piccole imprese del commercio al dettaglio e i pubblici esercizi, che si trovano per questa ragione nella necessità di chiedere finanziamenti di importi crescenti e di più lunga durata, allo scopo di abbassare la rata e dunque rendere più sostenibili le spese per il rientro. Sono aumentate, infatti, le richieste di finanziamento per consolidare le posizioni debitorie in corso.
Abbiamo registrato anche un aumento nelle richieste di interventi, a valere sul fondo antiusura, che noi gestiamo per conto del Ministero delle Finanze per sostenere le aziende in difficoltà e a rischio usura.
Questa è una faccia della medaglia. L’altra faccia – aggiunge Donatelli – ci induce a guardare con maggiore ottimismo al futuro. Parallelamente, infatti, abbiamo registrato il dinamismo di molte imprese che hanno voglia di crescere, che investono in ristrutturazioni, per l’ampliamento delle attività, lo sviluppo di nuovi settori e così via.
Per le imprese in difficoltà e per quelle che mostrano segni di ripresa, l’Ascomfidi Imprese è un solido punto di riferimento.
Le banche oggi valutano più attentamente il merito creditizio delle imprese, diversificando di conseguenza il costo del denaro, ma affidano un ruolo importante alle Ascomfidi che offrono garanzie qualificate, necessarie per accedere ai finanziamenti e a un costo del denaro competitivo».