AVEZZANO – Spostamento del Mercato del Sabato di Avezzano nella zona nord della città, lunga, dettagliata e, soprattutto, sorprendete interrogazione scritta, con risposta orale in Consiglio comunale, presentata dai consiglieri di opposizione Roberto Verdecchia e Domenico Di Berardino, entrambi del Pd, entrambi esperti di amministrazione avendo ricoperto ruoli importanti in Giunta ed in Consiglio.
A sorprendere è già la premessa. Come si ricorderà, infatti, lo spostamento del mercato fu dettato da questioni di sicurezza che venivano poste dalla famigerata “Circolare Gabrielli”, in tema di misure di prevenzione per la sicurezza nei luoghi pubblici interessati da manifestazioni di richiamo. Stando a quanto affermano Verdecchia e Di Berardino, quei motivi non sussisterebbero nemmeno più. Scrivono i due consiglieri di minoranza: «Tale circostanza è totalmente venuta meno in relazione alle direttive del Ministero dell’Interno del 27.06.2017 direttiva 555/08/0001991/2017/1 e del 18.07.2018 direttiva nr. 11001/1/110(10) dalla quale si evince chiaramente che le problematiche sollecitate ed evidenziate non erano riconducibili alla situazione in esame, visto che le linee guida per il contenimento e l’individuazione del rischio con peculiari condizioni di criticità, quali requisiti di accesso all’area, del flusso del pubblico, capienza dell’area, suddivisione della zona in settori e gestione del piano emergenza e soccorso, sono risultati totalmente inesistenti in relazione al mercato del sabato di Avezzano da considerarsi svolto nella parte centrale della città. Sarebbe interessante sottolineare che la Regione Abruzzo ha inteso pubblicare sul B.u.r.a. in data 13.08.2018 la nuova legge Regionale in tema di commercio con cui sono state approvate le nuove linee programmatiche del commercio su area pubblica, ove sono tassativamente indicati i nuovi criteri per l’istruzione di nuovi mercati e fiere, la soppressione, riconversione e riqualificazione dei mercati, nonché il trasferimento dei mercati settimanali».
Insomma, esistono norme che regolano questi spostamenti e l’orografia abruzzese pone regole e limiti, posti sempre e anche ora. Proseguendo la loro ricostruzione dei fatti, Verdecchia Di Berardino ricordano le riunioni della Commissioni e poi il voto in Consiglio comunale del 22 ottobre 2018 nel quale si dava il via libera ad una sperimentazione di 4 settimane. Una sperimentazione a tempo e provvisoria, stando agli intendimenti ed agli accordi. La realtà ha dimostrato che non è stato così ma che, come spiegano bene i consiglieri Pd, gli indizi del “pasticcio”, per essere benevoli nei confronti della giunta avezzanese, c’erano tutti.
«Con determina dirigenziale a firma dell’Architetto Pepe Sergio, Br. 1348 del 23 ottobre 2018, si provvedeva a modificare la pista ciclabile inerente la nuova area mercatale,
disponendone la parziale demolizione con una spesa di circa € 12.700,00
(dodicimitasettecentol00), il tutto per garantire l’immediata operatività del mercato stante la
necessità di demolire ii cordolo in calcestruzzo, il ripristino dell’asfalto, lo spostamento ed il
ricollocarnento della segnaletica stradale, dando così la sensazione che “il provvisorio”
potesse trasformarsi “in definitivo” e che la pista ciclabile esistente, il sabato mattina dalle
ore 7 alle ore 14,30, è parzialmente occupata e non fruibile, il tutto di certo non in linea
con il codice della strada.
Con ulteriore delibera di Giunta Comunale del 6 novembre 2018 nr. 234, l’esecutivo disponeva delle modifiche sulle modalità di come effettuare l’area mercatale su determinate vie, prevedendo il posizionamento di nr. 3 bagni chimici distribuiti in punti ove risultano carenti i servizi igienici, prevedendo altresì la presenza di un’ambulanza e ciò con una spesa
complessiva di euro 3000,00 (tremila/00)».
In soldoni, sindaco e giunta, nel momento in cui hanno avuto il via libera alla sperimentazione, hanno agito come se si trattasse di una decisione definitiva. Cosa che peraltro, qualche settimana fa, via etere, il sindaco ha comunicato urbi et orbi. Orbi soprattutto.
Ma non basta. «In data 4 Marzo 2019 veniva prodotto il report sul mercato ambulante del sabato e sul suo trasferimento in via sperimentale a firma dell’attuale Assessore alle attività produttive, Renata Silvagni, report con il quale si invitava i rappresentanti sindacali a riformulare una nuova proposta per un’area marcatale più rispondente alle loro esigenze tenendo conto dei pareri negativi registrati in relazione alla prima proposta, nonché si rimetteva alla Giunta ogni decisione sui tempi di completamento della sperimentazione e sull’allocazione definitiva del mercato». In sostanza la Giunta si diceva disponibile a recepire una proposta da parte dei commercianti alternativa a quella dell’Amministrazione, rimettendosi poi alla valutazione della Giunta. La Commissione, come peraltro da noi anticipato oltre una settimana fa, per “questioni di sicurezza” ha bocciato l’idea degli ambulanti e proceduto a confermare, in sostanza, il mercato nell’area nord di Avezzano.
I due consiglieri piddini, quindi, chiedono quanto segue, in sintesi: «Se sussiste il concreto interesse da parte dell’intera Amministrazione Comunale – Sindaco – Giunta – Consiglio Comunale -, a voler riportare il mercato del sabato nella sua sede originaria; se sussiste allo stato una proposta alternativa illustrata nella commissione istituita con decreto sindacale nr. 28/18 o ulteriori proposte alternative meglio specificate ed indicate dai rappresentanti sindacali degli ambulanti oltre quella già evidenziata a pagina 15 del report del 3 dicembre 2018; se in relazione all’attuale arca mercatale vi sono i c.d. standard di sicurezza e se
sono garantite aree di parcheggio sia per le persone che intendano parteciparvi, che per i condomini presenti nelle varie abitazioni e per le numerose scuole presenti nella zona nord, nonché se sussistono impatti negativi con il traffico e quali questi siano; se sussiste una situazione climatica particolarmente negativa in relazione alle vie con il nome di via De Gasperi e via Fabrizi, e ciò soprattutto nel periodo invernale a causa dei venti provenienti dalla parte nord – nord est della città, circostanza che denota una scarsa partecipazione dei commercianti ambulanti e della popolazione stessa; se sussistono al contrario della zona del centro, locali commerciali che possano beneficiare della nuova area mercatale sperimentale e se può indicare quante attività commerciali sono presenti e di quale natura; se in relazione al nuovo testo unico in materia dcl commercio su aree pubbliche, sono stati seguiti tutti i
criteri per l’istituzione del trasferimento del mercato meglio contemplati nella legislazione attuale, ovvero motivi di pubblico interesse, cause di forza maggiore e limitazioni e vincoli imposti da motivi di viabilità, traffico o igienico-sanitari; se sussistono anomalie a riguardo della consegna nei confronti degli operatori commerciali circa la contestazione della regolarità contributiva ad alcuni notificata il 17.01 1.2018 ed ad altri il 02.03 .2019 e per quale motivazione; se in considerazione del decremento economico sopra descritto ed indicato, patito dalla maggior parte delle attività che gravitano nell’area richieste di ristoro dei danni ed in che misura».
Insomma, stando a quanto sostengono Verdecchia e Di Berardino, nella vicenda Mercato Settimanale del Sabato, di cose non chiare ed opinabili ce ne sono e anche tante. Resta da vedere cosa risponderà De Angelis, anche se onestamente potremmo scriverlo già stasera, e infine cosa faranno, di conseguenza, gli ambulanti, da un anno a spasso da Erode a Pilato in attesa di… crocifissione.
In coda alleghiamo il testo integrale della interrogazione presentata dai consiglieri Pd Roberto Verdecchia e Domenico Di Berardino.