TAGLIACOZZO – Corre il dovere di una breve e libera chiosa in ordine alla lunga e speciosa diatriba alimentatasi intorno alla chiusura dello stadio “L. Attili” e alla realizzazione del nuovo campus scolastico. Il nocciolo della questione sta nel fatto che le opposizioni che siedono in consiglio comunale, non riescono a prendere le misure alla sconfitta patita nel maggio 2016. Anzi, rischiano di essere risucchiate nelle loro illusioni sperando di dividere la maggioranza con polemiche e dichiarazioni di piccolo cabotaggio, tentando di rintuzzare con qualche patetico inseguimento il dilagare di un largo consenso che arride, almeno fino ad oggi, all’attuale maggioranza. E sui vacui pettegolezzi nati intorno agli stadi di calcio e del nuovo campus scolastico, torna per fare definitiva chiarezza, il sindaco Vincenzo Giovagnorio.
Con una lunga e articolata nota di stampa, che riassumiamo in sintesi, egli scrive che il provvedimento di chiusura del “L. Attili” è stato imposto dagli organi superiori di Questura e Prefettura e non collegabile in alcun modo alla realizzazione del nuovo campus scolastico. «Chi sostiene che potevano trovarsi altre soluzioni – specifica il sindaco – le spieghi ben benino al Questore e al Prefetto. Taluni eminenti personaggi spieghino anche a tutti i cittadini come si sarebbero potute aggirare le perentorie disposizioni dell’autorità costituita, per poter infrangere, così, in allegria e spensieratezza, precise e severe disposizioni di legge».
Come ormai noto da tempo, nel mirino della Questura sono finiti i campi sportivi di numerosi paesi della Marsica. Il certificato di agibilità, purtroppo, non si ottiene in un paio di giorni e non consiste in una semplice raccolta di carte. Occorrono progettazioni, lavori e onerose risorse economiche. «Lo stadio L. Attili – continua il sindaco – è una struttura vecchia di novant’anni, non più adeguata agli standard di sicurezza di oggi. Il suo adeguamento raggiungerebbe costi di oltre un milione e duecentomila euro. Lo stadio L.Poggi, invece è un impianto molto più giovane, ma in stato di abbandono. Con l’investimento che si è previsto di 650mila euro, sarà lo stadio più bello e funzionale di tutta la Marsica. Mantenere aperti due impianti sportivi per il gioco del calcio – conclude – peraltro entrambi inagibili (uno vecchissimo e quasi irrecuperabile e uno semi nuovo e recuperabile), è da folli. Bisognava scegliere e la scelta non è stata indolore».