L’AQUILA – Torna il parto indolore. All’ospedale dell’Aquila anche se il problema era stato sollevato per l’improvvisa sparizione di questo servizio, dall’oggi al domani, nel nosocomio Avezzano. Ad annunciarlo è il Dg della Asl Rinaldo Tordera in una lunga nota nella quale dice anzi che questo servizio sarà disponibile in tutti gli ospedali della Asl Avezzano – Sulmona – L’Aquila.
Questa la nota integrale di Tordera: «All’ospedale di L’Aquila, entro il mese corrente, verranno avviate due nuove prestazioni destinate ad alzare l’asticella della qualità: la procreazione medicalmente assistita e il parto indolore. L’inizio delle nuova attività – dichiara il manager Asl Tordera – è un altro tassello importante nel cammino intrapreso dall’azienda per rendere sempre più appetibile l’offerta sanitaria, attirare utenza dalle regioni vicine e al contempo rafforzare gli standard di assistenza in tutta la provincia. Il parto indolore, dopo L’Aquila, verrà introdotto gradualmente in tutti gli ospedali della nostra Asl».
La Asl poi precisa i particolari di questo servizio: «La procreazione assistita. Il medico incaricato di effettuare i trattamenti per la procreazione assistita è il dr. Franco Lisi che prenderà servizio il 15 marzo prossimo (affiancato dalla biologa Carla Tatone e dai professori Sandro e Felice Francavilla, andrologi). Lisi, che per la procreazione assistita ha diretto diversi centri nella sanità privata, nel 1990 ha fatto parte dell’équipe diretta dal prof. Simon Fishel che ottenne la prima gravidanza al mondo iniettando uno spermatozoo in un ovocita con micromanipolatore. Prima che la macchina organizzativa del nuovo servizio possa entrare a regime al San Salvatore ci vorranno alcuni giorni. Espletato questo passaggio sarà la Asl a comunicare alle utenti come fare, quando e chi chiamare per prendere appuntamento. Si tratterà di una ripresa graduale dell’attività della fecondazione in vitro, sospesa dopo il terremoto che colpì la città. Le coppie con problema di infertilità (in Italia una su quattro) potranno quindi rivolgersi all’ospedale San Salvatore che erogherà la prestazione in base ai Lea (livelli essenziali di assistenza). Per usufruirne si pagherà un ticket di circa 500 euro (il restante costo della prestazione è a carico della Regione). L’Aquila offrirà il servizio articolandolo su 2 livelli che comprendono l’inseminazione intrauterina e la fecondazione in vitro. Il trattamento per la fecondazione medicalmente assistita avverrà esclusivamente in regime ambulatoriale (dura alcune ore). Grazie a queste prestazioni aggiuntive i reparti di ostetricia e ginecologia e di neonatologia, diretti rispettivamente dal prof. Giulio Mascaretti e dalla dr.ssa Sandra Di Fabio (a capo del dipartimento materno-infantile) renderanno ancora più appetibile la loro offerta assistenziale.
La partoanalgesia (parto indolore) verrà attuata in due momenti: il 18 marzo comincerà a funzionare lo specifico ambulatorio ed entro il mese corrente ci saranno i primi parti senza sofferenza. L’attività ambulatoriale svolgerà un ruolo preliminare al parto e si occuperà della parte clinica (esami) e di quella burocratica (consenso informato, cartelle ecc.). Il parto indolore sarà assicurato dal reparto di anestesia e rianimazione, diretto dal prof. Franco Marinangeli, in stretta collaborazione con i reparti di ostetricia e neonatologia. In questa prima fase di ‘rodaggio’ il parto senza dolore verrà assicurato solo nelle ore diurne e nei giorni feriali; in un secondo momento, dopo che l’intera organizzazione si sarà consolidata, coprirà l’intera giornata. 25 gli operatori, tra anestesisti, ostetriche e ginecologi, che hanno seguito corsi di formazione ad hoc. La partoanalgesia, dopo l’Aquila, verrà estesa a tutti gli ospedali della Asl».
Bene, benissimo ma soprattutto bis. Noi di MarsicaWeb possiamo essere dei San Tommaso che non crediamo se non vediamo, e ci sta bene, oppure dei disumani rompiscatole, e ci sta anche meglio, ma preferiremmo notevolmente, per quanto riguarda l’ospedale di Avezzano, che su questo era un presidio all’avanguardia, sapere in anticipo, con previsioni certe e senza se e ma di sorta, quanto la partoanalgesia sarà di nuovo disponibile per le puerpere marsicane. Non per mancanza di fiducia ma per sicurezza, giusto per avere “una carta” e sapere di non perdere anche il punto nascita.