AVEZZANO – Addetti alla manutenzione degli ospedali della Asl Avezzano, Sulmona, L’Aquila, Cgil e Cisl, con le rispettive sigle di categoria, scendono in campo a fianco dei poco meno di 100 lavoratori in difficoltà da oltre tre anni e mezzo. Lunedì ci sarà un decisivo incontro al Prefetto su stipendi arretrati e soprattutto sul mantenimento degli impegni per il futuro da parte della Asl, e quindi i sindacati evidenziano la situazione di caos che regna in questo momento.
Questa a nota dei sindacati: «Poiché la salute del servizio sanitario della nostra provincia passa anche per la corretta e efficiente manutenzione degli immobili e poiché ciascuno di noi contribuisce attraverso il versamento delle tasse a sostenere l’intero servizio sanitario, è opportuno che a tutti sia chiaro cosa succede anche sul fronte della manutenzione degli immobili della ASL1 di L’Aquila-Avezzano-Sulmona.
Solo negli ultimi 8 mesi è accaduto che i circa 90 lavoratori addetti alle manutenzioni degli impianti elettrici, di riscaldamento, degli ascensori e alle lavorazioni edili all’interno della ASL1, dipendenti di aziende appaltatrici, pur continuando a fare il lavoro che svolgono da almeno 15 anni a questa parte, hanno dovuto subire: licenziamento con mancato pagamento del TFR, riassunzione non per tutti e a condizioni contrattuali diverse, per alcuni trasformazione del contratto da full time a part time, azzeramento dell’anzianità di servizio, per circa 30 persone mancato pagamento dello stipendio da parte del datore di lavoro e nuovo giro di licenziamento e riassunzione da parte di altra società con ulteriore cambio di contratto…
Un caos totale che oltretutto traguarda i lavoratori solamente fino al 31 marzo 2019, giorno di scadenza degli appalti in essere per le manutenzioni. Ciò che accadrà il giorno dopo, a oggi non è dato sapere! Ci si trova a dover constatare che in un settore come quello delle manutenzioni degli immobili del servizio sanitario che più stabile non potrebbe essere, regna una tale incertezza che solo grazie all’esperienza e alla professionalità dei lavoratori non si tramuta in disservizio per gli utenti. E così, nonostante nulla sia cambiato nello svolgimento quotidiano della loro attività, questi lavoratori si trovano a subire un danno morale e materiale che li costringe a non poter programmare con serenità la vita delle loro famiglie a causa dell’instabilità del posto di lavoro.
Tenuto conto degli impegni assunti dalla ASL1 anche attraverso la sottoscrizione del verbale
di riunione del 28 gennaio 2019, chi è chiamato a decidere assuma al più presto su di sé la
responsabilità di mettere ordine in questa situazione, per rispetto e nell’interesse dei
lavoratori coinvolti e di tutti gli utenti degli ospedali della nostra provincia. – FIOM-CGIL
FILCAMS-CGIL – FILLEA-CGIL – FIM-CISL».