TAGLIACOZZO – Si paga ogni tipo di servizio, ma i disservizi – in un qualsiasi ambito pubblico – si sprecano. Vittime innocenti della baraonda organizzativa di uffici, società, aziende statali e parastatali, i poveri e derelitti contribuenti. Nell’occhio del ciclone oggi finiscono Poste Italiane. Per i gravi e persistenti disservizi postali che da tempo si registrano a Tagliacozzo, il sindaco Vincenzo Giovagnorio ha inoltrato una dura e vibrata protesta al direttore del Centro Primario della Distribuzione della Corrispondenza di Avezzano e al direttore regionale dell’Area Meridionale di Pescara.
«Non è più tollerabile, né giustificabile – dichiara il primo cittadino – il pesante e inefficiente servizio nella consegna della corrispondenza. Le vivaci proteste dei cittadini che si raccolgono qui, in Comune, inducono questa Amministrazione a promuovere azioni nei confronti di Poste Italiane».
Lo stesso ente comunale – si evince da una nota stampa – avrebbe visto tornare indietro centinaia di raccomandate e atti giudiziari con la scarna e vaga annotazione “destinatario irreperibile”. Il Comando di Polizia Locale e l’Ufficio dell’Anagrafe comunale, al contrario, riscontrano giornalmente la presenza dei “destinatari irreperibili” nelle loro rispettive abitazioni e nei loro indirizzi ufficiali. Mistero.
«Con il supporto dei nostri legali – sottolinea il sindaco – stiamo valutando l’opportunità di promuovere azioni nei confronti di Poste Italiane, i cui disservizi – peraltro – comportano per l’ente che presiedo l’esborso di denaro pubblico per le spese di notifica degli atti giudiziari inesitati».
Proteste dei cittadini pervengono giornalmente anche presso gli sportelli del locale ufficio postale il quale, però, sottolinea che tali inconvenienti non sono addebitabili alla sua gestione.