AVEZZANO – De Angelis terrà e terrà perché la confusione che si manifesta all’interno del Consiglio comunale e alcuni obiettivi da raggiungere, faranno in modo che nulla muti. Qualche scossone, forse, il solito balletto e i noti passa e ripassa, un po’ di “traffico” politico, insomma, ma nulla più. Prg, ruolo dell’Urban Center, Centro Riuso e qualche parco da realizzare fungono da… collante convincente per tutti.
Possiamo riassumere in questo modo il pensiero che, in due distinti interventi, fanno i consiglieri di opposizione Mario Babbo, civico della coalizione Di Pangrazio, e Francesco Eligi. Movimento Cinquestelle.
E quando parlano di confusione ne hanno ben donde. De Angelis stesso era, sei anni or sono, assessore di Di Pangrazio in un’amministrazione di centrosinistra, dove c’erano a sostegno persone che ora sono sia da una parte che dall’altra. Per non parlare, appunto, di Di Pangrazio stesso, Verdecchia Di Berardino, Boccia, l’assessore Marianella, ed altri che erano amministratori comunali e che ora sono amministratori, oppure sono in maggioranza oppure in opposizione ma con una destino ancora da definire. E poi ci sono pezzi di sinistra o di centro sinistra che sono all’interno della maggioranza , nonché in giunta, che nelle regionali hanno appoggiato candidati di sinistra, e che mantengono le posizioni nella giunta di De Angelis, versione centrodestra. E debbono passar ancora le europee.
In tutto questo, però, i cittadini contano i disagi, i problemi, i disservizi e le mostruosità, vedi le multe a chi sbaglia a mettere il pezzo di carta o la lattina nel secchietto, ammesso e non concesso che non sia stato vittima di uno scherzo o di un dispetto. Ma ecco gli interventi di Mario Babbo e Francesco Eligi.
MARIO BABBO: «Vale la pena precisare, anche in virtù della scorsa tornata elettorale regionale, che all’interno di questa aula si è ingenerata un po’ di confusione, confusione che si cerca di ingenerare anche nei cittadini. Infatti, nei banchi della maggioranza, accanto a consiglieri vicini ad idee di destra, siedono consiglieri vicini ad una ideologia di centro sinistra o addirittura di marcata sinistra e ciò fanno legittimamente avendo gli stessi vinto le elezioni con un sindaco civico. Allo stesso modo, nei banchi dell’opposizione, siedono consiglieri ideologicamente più vicini al centro destra, unitamente a consiglieri iscritti in partiti di centro sinistra.
Questo per dire che, allo stato, ad Avezzano non esiste un’Amministrazione di centro destra ed una contrapposta opposizione di centro sinistra, la qual cosa ha lasciato liberi i consiglieri comunali di esprimere il proprio appoggio nei confronti di quei candidati regionali che hanno ritenuto validi, appartenenti all’uno o all’altro schieramento.
Questa situazione, inevitabilmente, per ciò che attiene alle scelte nevralgiche sulla città, scelte fino ad ora sempre avallate dalla maggioranza consiliare seppur con mugugni espressi solo al di fuori di questa aula, riverbera in seno a questa assise civica ove non tutti si sono resi evidentemente conto di aver chiesto ed ottenuto la fiducia della città per sedere su questi scranni. Se si lascia decidere a pochi, e questo Comune sembra gestito con metodo oligarchico, la città inevitabilmente ne paga come ne sta pagando le conseguenze.
Capisco che si voglia in qualche modo evitare la composizione di gruppi politici (a mio avviso necessari), ciò anche al fine di lasciare la situazione così come è attualmente e capisco che risulta difficile cedere la gestione del “potere”, ma ritengo che in questo modo non si vada da nessuna parte. La fiducia della città verso questa amministrazione, infatti, allo stato, è ridotta ai minimi termini. Cosa diversa sarebbe chiarire le posizioni politiche dei consiglieri.
Noi abbiamo chiesto i voti ed abbiamo ottenuto fiducia dalla città quindi, cari colleghi, testa alta e dignità. Siamo noi (o voi di maggioranza) a dover gestire il Prg di Avezzano e nessun altro. Nulla di personale, ma se allora, alla spasmodica ricerca di tenere in piedi una amministrazione è stato necessario costituire altre “strutture” quali l’Urban Center, oggi questa necessità non la ravvedo e, pur disposto ad ogni apertura, di certo non sono disposto ad abdicare al mio ruolo ed alle mie competenze di Consigliere eletto dai cittadini, meno che mai in favore di un organismo di chiara matrice politica e non rappresentativo di nessuno.
Sembra strano che la maggioranza, su un tema così importante quale il Prg soprassieda e deleghi all’Urban Center ed invece sulla delibera attinente lo schema di convenzione semplificata per la realizzazione di interventi di edilizia convenzionata (diritto sacrosanto di chi vuole applicare una norma esistente dal 2002) si spacchi (salvata da parte dell’opposizione in un consiglio a tratti tarallucci e vino). Ne sono disposto ad ascoltare ancora veti ed imposizioni di nessuna natura.
Per ciò che attiene il centro del riuso, lo stesso era stato già previsto dalla scorsa Amministrazione con qualche differenza rispetto ad oggi. Partendo dal presupposto che nella medesima zona dove dovrebbe sorgere, con un colpo di spugna avete cancellato la città dello sport, che l’area oggi adibita a verde pubblico subirebbe una variazione per la realizzazione del centro del riuso, che nelle adiacenze vi è un’area adibita alla realizzazione, se possibile, di un complesso scolastico, che a poche centinaia di metri vi è il più grande presidio ospedaliero della Marsica e che l’area in questione insiste nella zona nord di Avezzano, la più popolosa della città, senza troppi problemi avete stabilito che li debba nascere una nuova isola ecologica. Vale la pena realizzarla, siamo certi che quei fondi non possano essere utilizzati diversamente anche in virtù del fatto che la città subisce un decremento demografico? Lavoro non c’è e i giovani sono costretti ad andare via, il centro è letteralmente vuoto e le serrande dei locali commerciali sono abbassate e voi che fate…, allora non credete che possa essere sufficiente quella già esistente. In caso contrario non sarebbe meglio allocarla in altra zona che non presenti le problematiche di cui sopra?».
FRANCESCO ELIGI: «Il Consiglio comunale, partito in ritardo sulla tabella di marcia, ha visto 6 punti discussi degli 8 in programma. Infatti al netto del ritiro del punto sul regolamento delle sale Irti per questioni tecniche, un vero e proprio giallo si è consumato sul quarto punto (semplificazione delle regole di edificabilità per i lotti di alcune strade), dove la maggioranza, orfana degli equilibri pre-regionali, è naufragata. Succede così, con evidente disappunto di De Angelis, che il punto in O.d.G. è stato ritirato. Le regionali, ed i risultati sotto le aspettative per i candidati sostenuti dai membri di maggioranza Sindaco in primis, hanno lasciato degli strascichi che sfoceranno in un probabile rimpasto di giunta, ed in una sicura nuova definizione dei gruppi consiliari. Comunque nessuna paura, improbabile la caduta dell’Amministrazione visto anche l’approssimarsi dell’importantissima variazione al P.R.G., strumento imprescindibile per lo sviluppo di Avezzano, a cui, per il ‘bene della Città, tanti amministratori tengono».