AVEZZANO – In uno studio iniziato nel 2006 all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, ed in parte mostrato in un seminario di Italia Nostra nello stesso anno proprio nella sede del Consiglio Comunale ed in altre due parti presso l’Aula Magna dell’ITIS di Avezzano nel 2015, è stato possibile porre in risalto, a partire dal bellissimo studio di Maurizia Mastroddi, che la Città di Avezzano possiede un connotato stilistico architettonico che permea la struttura urbanistica. Con un “Liberty” che si richiama ad esempi tipici dell’area romana e partenopea, con piccole citazioni addirittura legate a luoghi del nord sul lago di Garda, la “Città Invisibile” manifesta la sua presenza.
Ed invisibile lo sta diventando per davvero e sempre di più! Nello studio detto, sono stati censiti oltre 80 edifici, sparsi per la Città, con un evidente connotato stilistico “Liberty” per forma, consistenza, volume, aspetto ed allestimento esterno. Tali edifici presentano i caratteri detti in misura e livelli assai vari, ma costituiscono la base di alcune prospettive assai interessanti.
Ebbene, questo patrimonio storico-urbanistico-culturale rischia di evaporare come neve al sole per via di interventi che lasciano, quantomeno, perplessi.
L’ultimo in ordine di tempo è quello relativo ad un edificio posto all’angolo fra Via Francesco Crispi e Via Fratelli Rosselli, non distante da un altro edificio scomparso pochi anni fa (quello che aveva una “conchiglia tridacne” sull’architrave del portone d’ingresso), che è “evaporato” proprio in questi ultimi due giorni.
Le fotografie lo mostrano come ubicazione e in alcune viste angolari tratte dallo studio sopramenzionato.
Infine, l’immagine nel momento supremo della demolizione…
Sinceramente, non sappiamo se sia così che la “Città si faccia bella”…
Chissà che ne pensa la Soprintendenza che fa togliere i quadri in Cattedrale perché troppo moderni o non autorizzati?