AVEZZANO – Ripresa post elettorale con bagarre al Comune di Avezzano. Nella serata di ieri, mercoledì 22 febbraio, presso il Municipio di De Angelis si è riunita la Conferenza dei Capigruppo per stabilire ordine del giorno e data di convocazione del prossimo Consiglio.
Fra i punti all’ordine del giorno, però, la maggioranza ha inserito la delibera che ha varato nell’ottobre scorso per stabilire linee guida e iter per la stesura e approvazione del nuovo Piano regolatore Generale di Avezzano. E qui si è scatenata la bagarre fra maggioranza e opposizione. La delibera in questione, infatti, comporta, come si può vedere dall’immagine, il pieno e decisivo coinvolgimento dell’Urban Center, diretto da Rocco Giancarlo Di Micco, ex alleato ed ex candidato a fianco di Gianni di Pangrazio, creatura nata da una elaborazione programmatica del consulente politico del sindaco, Piero Carducci, ex consulente anche dell’ex primo cittadino Di Pangrazio.
Tutta l’opposizione è insorta sottolineando che questo passaggio è assolutamente contro le regole e riconfermando che la competenza sul Prg è esclusiva prerogativa del Consiglio comunale, assemblea eletta e rappresentativa della cittadinanza.
Mario Babbo, unitamente ad altri, ha chiesto e presentato un ordine del giorno affinché questo punto fosse ritirato, ed ha detto: «Io sono disposto ad ogni apertura ma certo non all’abdicazione, su un tema del genere, del ruolo e delle competenze del Consiglio, eletto dai cittadini, in favore di un organismo di chiara matrice politica e non rappresentativo di nessuno».
Durissimo anche il consigliere Francesco Eligi, del Movimento Cinquestelle: «L’opposizione tutta ha chiesto di stralciare il punto della Delibera di Giunta sul piano regolatore dall’O.d.g., per farlo passare dall’opportuna commissione comunale. Questo perché la delibera in questione (di Ottobre 2018), così com’è scritta, dà pieni poteri di implementazione del piano regolatore all’Urban Center, strumento assai controverso e che venne somministrato alla cittadinanza come semplice organo consultivo e non politico. Chiaro invece era il fine di renderlo politicissimo e, visto il rifiuto della maggioranza di soprassedere sulla questione, evidentemente utile ai soli scopi di parte».
Alla fine, però, la maggioranza ha rifiutato la proposta dell’opposizione ed ha deciso di portare la delibera nel Consiglio comunale che è stato convocato per il prossimo 27 febbraio, in prima convocazione e il 4 marzo in seconda.
Una battaglia decisiva per il futuro di questa città, come si può comprendere, dare una visione di scelte condivise con la città e, al contrario, come d’altronde questo sindaco ci ha abituato, decisioni prese in un ambito ristretto, una sorta di Circolo dei Signori, e poi imposte obtorto collo alla città.