AVEZZANO – Ancora aperta la partita per Emilio Iampieri per l’elezione in Regione, in attesa della proclamazione della Corte d’Appello dell’Aquila. Un ingresso, quello del consigliere azzurro uscente, che è destinato, in base al risultato anche a ristabilire gli equilibri all’interno del Comune di Avezzano, a guida del forzista, prima civico, Gabriele De Angelis.
Se dovesse tornare in gioco Emilio Iampieri in Regione, cosi come secondo alcune voci di corridoio, si aprirebbero nuovi scenari anche all’interno del Comune di Avezzano, dando una spinta definitiva al passaggio, prima dalla coalizione Di Pangrazio, poi dal gruppo misto a Forza Italia, dei consiglieri Gabriele Tudico e Sonia Di Stefano, sulla scia dell’ormai forzista Nando Boccia, anch’esso, passato dalla coalizione Di Pangrazio come ex vice sindaco, al fianco dell’attuale sindaco, cosi portando a 5 il gruppo di Forza Italia, compreso De Angelis.
Mentre per ultimo, sempre ex minoranza, Giovanni Luccitti, dopo aver appoggiato il neo eletto Simone Angelosante alle regionali, punta a passare nella Lega, insieme ad Alberto La Morgese legato a Sandro Stirpe. Insomma continue evoluzioni e cambio casacche ormai sono all’ordine del giorno al Comune di Avezzano, in barba agli elettori che hanno espresso il loro voto dando fiducia ad un candidato in una lista per poi ritrovarseli da tutt’altra parte.
Una triste sorte che ormai ha contagiato quasi tutti i consiglieri comunali portando la minoranza a non avere quasi più una valenza politica. La ormai ex coalizione dell’ex sindaco Giovanni Di Pangrazio si è sciolta come neve al sole, per far posto alla solita commedia all’italiana, che poi, parliamoci chiaro, in cambio di cosa? Non ci sembra che De Angelis dia molto spazio agli altri nelle sue scelte.
Invece nelle fila dell’Udc non pervenuti i tre consiglieri, Leonardo Rosa, Luigia Francesconi e Marco Natale, che sarebbero impegnati in un’intensa riflessione sul futuro.
In tutto questo l’opposizione è totalmente inerme, giustamente non avendo i numeri per fare “opposizione”. A questo punto la domanda nasce spontanea, come diceva il buon Lubrano su Rai Tre: a votare, gli Avezzanesi, cosa ci sono andati a fare?