AVEZZANO – Un vero e proprio schiaffo, uno sfregio alla memoria della Avezzano che fu, quella sepolta sotto le macerie del terremoto del 1915 con i 30mila morti che la Marsica di un secolo fa fu costretta a piangere.
Uno dei simboli di quell’immane tragedia, insieme alla “Casa Palazzi”, l’unica che rimase in piedi in quel disastro epocale, è ciò che resta della vecchia chiesa di San Bartolomeo e annessa piazza, luogo ora divenuto una piazzetta con i resti, un angolo con una colonna, di quella chiesa a poca distanza da scavi archeologici che portano ancora più indietro nel tempo.
Un angolo di questo genere, con questo carico di ricordi, di testimonianza, di memoria ma anche di lutto e di dolore, è divenuto meta incontrollata e incontrastata per lo smaltimento abusivo ed irregolare di rifiuti e cartacce oltre che luogo ideale, visto l’abbandono, per attività a dir poco scarsamente lecite.
I residenti si sono più volte lamentati chiesto aiuto e ora, dopo aver avuto, come al solito, solo tante chiacchiere, hanno pensato bene di contattarci e di inviarci testimonianza fotograficha di quel che sono costretti a vedere ogni santa ora, di ogni giorno che Gesù manda sulla terra.
Lattine, bottiglie, residui di cibo, cartacce e altro ancora, tutto gettato per terra senza alcun rispetto per il luogo.
E in un altro luogo caro agli avezzanesi, il Palazzo Torlonia e via Anna Maria Torlonia, nella zona esterna, sul muro di recinzione, scritte e imbrattamenti vari, senza trascurare la presenza di una grossa svastica nazista che troneggia indisturbata. Anche qui fanfare dell’Amministrazione e persino comunicati con le foto degli operai a lavoro per ripulire. La realtà, però, è quella immortalata nelle foto che i nostri lettori ci hanno inviato e fatte in questi giorni.
A noi non interessa conoscere chi si rende responsabile di questi atti, a noi importa che chi si è riempito la bocca per un anno con le parole d’ordine “Tolleranza Zero”, “Sicurezza h24”, inizi a mantenere gli impegni presi. Ogni giorno ci giungono richieste di aiuto e segnalazioni da ogni angolo della città, in centro come in periferia, e tutti con lo stesso tono: degrado, sporcizia e insicurezza.
Noi oltre alle parole mettiamo le foto che ci sono state inviate da cittadini letteralmente inferociti. E non capiamo perché, a dire il vero; il vedere queste immagini ci ha fatto davvero male. La storia di questa città, dei nostri anziani, di coloro che hanno sofferto e ricostruito questa città, trattata come una busta per la spazzatura e abbandonata a se stessa. Una vergogna per questa Amministrazione, forse una delle più gravi rispetto ai cittadini. E qui non restiamo in attesa perché si è già in ritardo, troppe parole e pochi fatti.
E la gente pretende l’esatto opposto.