ORTUCCHIO – «Eravamo intenti a fare un sopralluogo in una stalla, sentivamo abbaiare un cane vicino a noi, e ci siamo accorti che l’orso era ancora lì, che tentava di scavalcare un muretto».
È il racconto di uno dei tanti episodi che da qualche giorno, ormai, vedono protagonista un plantigrado ad Ortucchio. Insomma, altro che letargo invernale, l’orso continua a frequentare le stalle nella immediata periferia del paese, non disdegnando attraversamenti all’interno del centro abitato. Creando, ovviamente, apprensione tra la popolazione. Anche perché il plantigrado continua imperterrito le sue incursioni dall’imbrunire fino alle prime luci dell’alba. E i racconti si accavallano: «Ieri sera abbiamo sentito un insolito svolazzare di galline e ci siamo allarmati: era di nuovo l’orso che tentava di entrare nella stalla. Ho allertato i vicini che, in qualche modo, facendo un gran rumore con tutti i mezzi, hanno allontanato l’animale», dice una donna.
Superfluo fare la conta di galline e di pecore e capre finite preda del plantigrado. E, ovviamente, al danno economico c’è l’allarme per l’incolumità delle persone lanciato dallo stesso sindaco di Ortucchio, Raffaele Favoriti: «Bisogna mettere fine a queste incursioni – dice il primo cittadino – e per questo ho interessato tutti gli organi competenti, in primis il Parco».
Un incontro è stato fissato per i prossimi giorni tra i responsabili dell’Ente Parco e i sindaci dei comuni del comprensorio: Ortucchio, Lecce ne’ Marsi e Gioia dei Marsi.
Intanto è stata intensificata la sorveglianza da parte dei carabinieri che per tutta la notte perlustrano la zona nell’intento di prevenire le incursioni. Un compito arduo per via della imprevedibilità e dell’agilità del plantigrado.
foto Pnlam