AVEZZANO – Il giorno 8 di febbraio ci sarà l’appuntamento con Gustav Malher, in particolare con la sinfonia n° 4 e con l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara diretta dal Maestro Patrick De Ritis, nel quadro della Stagione Musicale 2018-2019.
Gustav Mahler (1860 – 1911) è una delle personalità musicali più importanti e complesse degli inizi del Novecento. Sebbene raggiungesse presto grande fama come uno dei massimi direttori d’orchestra del suo tempo, fu solo nell’ultimo decennio della sua breve vita che si impose anche come compositore e di brani musicali che stanno a metà strada fra l’800 e il nuovo secolo sopraggiungente. Quale direttore generale del Teatro Imperiale di Vienna a soli 37 anni, poteva vantare una conoscenza profonda di tutte le risorse tecniche ed espressive del linguaggio orchestrale dell’epoca, cosa che gli permise di ottenere la sua grande produzione sinfonica e liederistica.
Nei primi anni del Novecento, dopo lunga e profonda meditazione, diede alle stampe due cicli di Lieder e quattro sinfonie: la Prima (Il Titano), la Seconda (Resurrezione), la Terza (Il canto del grande Pan) e la Quarta (La vita celestiale) che è, quest’ultima, la sinfonia che verrà eseguita al Teatro dei Marsi.
Tra le sinfonie di Mahler, la Quarta in sol maggiore (scritta tra il 1899 ed il 1901) rappresenta sicuramente un’eccezione, sia per lo stile che per i ridotti mezzi orchestrali impiegati. Il linguaggio impiegato risulta essere trasparente e di chiara impronta neoclassica. Una raffinata impronta melodica di stile schubertiano è la tessitura di base, mentre la melodia d’assieme sembra essere immersa in un’aria di sogno che porta infine, alla conclusione, al bellissimo Lied “La vita celestiale” (scritto un po’ di tempo prima, ovvero nel 1892), il cui testo è tratto dalla raccolta di liriche medioevali “Des Knaben Wunderhorn” (Il corno magico del fanciullo).
Il tema iniziale della sinfonia risulta essere un gaio tintinnio di campanelli che introduce a uno svolgimento più brillante e giocoso dove si intrecciano melodie classiche e talora più popolari in una sorta di “contrappunto tematico” che è tipico di Malher. Anche se di solito è definita nella tonalità di sol maggiore, la sinfonia utilizza uno schema tonale progressivo, e mostra chiaramente, nei suoi quattro movimenti, le capacità espressive del suo Autore.
Buon ascolto.