AVEZZANO – Le organizzazioni di categoria dei commercianti ambulanti confermano la riapertura delle ostilità con l’Amministrazione comunale di Avezzano a causa della mancata sperimentazione in centro del mercato del sabato e per il trasferimento “sottobanco” dello stesso nella zona nord.
Gli ambulanti hanno atteso invano convocazioni, verifiche, piani sicurezza alternativi e avvio della sperimentazione nella zona di via Mazzini. Ora, dopo oltre due mesi di mercato a Borgo Pineta, i giochi si chiudono e si riapre la vertenza fra ambulanti e Comune di Avezzano. E si riapre in modo aspro avendo le sigle di categoria già preventivato due sabati di serrata il 2 e il 9 febbraio, a ridosso delle elezioni regionali.
Questa la nota inviataci dai segretari di Confesercenti, Fiva-Confcommercio e Cidec, Carlo Rossi, Gianni Cioni e Roberta Masci: «Le associazioni di categoria Fiva-Confcommercio, Confesercenti e Cidec, dopo la seconda riunione, sentiti i pareri di molti commercianti, visto il persistere della situazione ostile da parte del Sindaco e degli Amministratori, scendono di nuovo in campo per protestare per lo spostamento del mercato che doveva essere “sperimentale”, una sperimentazione che pare non abbia più fine.
L’Amministrazione comunale, rigettando ogni nostra proposta e richiesta di incontro per un confronto reale, anche con gli stessi commercianti, rimane sorda; infatti in tutte queste settimane (13 per l’esattezza) il sindaco non si è mai visto al mercato… per lo meno in quello del sabato ad Avezzano.
La situazione va degenerando ogni sabato di più, con banchi che diminuiscono ad ogni settimana, e a constatare tutto è stata anche la consigliera Luigia Francesconi che ha potuto verificare di persona ogni sabato la situazione, sopportando lamentele, disservizi e discussioni sulla condizione del mercato, sulla scarsa presenza di clientela, sui servizi igienici e quant’altro.
Siamo sicuri che la cittadinanza ed i commercianti ci supporteranno vista la situazione e si ricorderanno il 10 febbraio di questo malcontento».
Insomma sono passati oltre cinque mesi dall’inizio di questa storia. C’era il sole, era estate e c’era tutto il tempo per ragionare, provare, valutare e poi decidere senza pregiudizi e con serenità. Ma evidentemente in tutta questa vicenda ciò che è mancato, in parte rilevante dall’Amministrazione comunale, è stata proprio la serenità di giudizio e soprattutto la volontà di aprirsi ad un confronto serio e concreto che potesse prevedere anche l’ipotesi di tornare in centro col mercato del sabato. Altre due settimane senza mercato e di agitazione. A perderci, onestamente, non saranno gli ambulanti, che già hanno visto i loro guadagni precipitare con il trasferimento a Borgo Pineta, ma ancora un volta la città che quotidianamente viene mortificata e utilizzata come campo di battaglia.