CELANO – Non sarebbe morta per un meningite batterica Iole Zurrini, nota fiorista e imprenditrice di Celano, deceduta giorni fa a seguito di una infezione batterica e un andirivieni dall’ospedale di Avezzano.
Il primo risultato dell’autopsia, già comunicato al Pm Maurizio Cerrato e al legale della famiglia Zaurrini, Domenicantonio Angeloni, parla di “Sepsi da stafilococco aureo”, un batterio che si attiva soprattutto a seguito di ricoveri ospedalieri o a procedure mediche a rischio. Si tratterebbe di un batterio con il quale l’uomo convive e che, però, se si attiva, deve essere affrontato con immediatezza proprio per evitare conseguenze letali.
La diagnosi è provvisoria perché sarebbe quella emersa dall’esame autoptico sul cadavere, eseguito ieri dal professor Cristian D’Ovidio presso l’obitorio dell’ospedale dell’Aquila, e che ora dovrà trovare conferme dalle analisi di laboratorio su tessuti e quant’altro. Certo è che, se dovesse avere conferma definitiva questa diagnosi,e tutto sembrerebbe andare verso quella direzione, sarà un obbligo per gli inquirenti cercare di comprendere il come, il perché e il dove l’attivazione di questo batterio sarebbe stata possibile. Insomma, una vicenda che si annuncia lunga e sicuramente anche foriera di conseguenze a largo raggio.
Una cosa è però certa. La determinazione con la quale si è parlato di meningite sembrerebbe essere stata assolutamente fuori luogo. Anzi, stando a quest’ultimi accertamenti medico-legali, parrebbe proprio escludersi questa eventualità. Una dichiarazione che ha portato allarme e anche qualche problema in più agli stessi familiari della donna scomparsa.
I funerali della sfortunata donna, come annunciato, saranno celebrati questo pomeriggio, nella chiesa parrocchiale San Giovanni a Celano, alle ore 15.