AVEZZANO – Saranno effettuati accertamenti tecnici sui piloni e sulla loro struttura e sul grado di “ammaloramento” dei piloni delle autostrade A24 e A25 in concessione dal Ministero dei Trasporti a Strada dei Parchi.
La decisione del Tar, emessa oggi nella serata, prende le mosse da un ricorso presentato dalla stessa Strada dei Parchi avverso le possibili decisioni del Ministero sulla concessione. In sostanza, Strada dei parchi voleva che il Tar acclarasse la bontà dei suoi interventi e quindi, in un qualche modo, denunciasse le tesi del Ministero relative alla carenza di interventi manutentivi delle strutture.
Il Tar Lazio, invece, ha escluso quesiti posti come Strada dei Parchi aveva chiesto, ma ha ammesso, invece, la richiesta di una perizia su detti piloni ma su due quesiti posti come segue: 1) “fornisca il consulente i dati relativi alla profondità di ammaloramento reale del calcestruzzo e all’attuale danneggiamento per corrosione dei ferri delle opere ispezionate, nonché ogni altro dato ritenuto utile per l’assunzione di un livello di conoscenza LC3 per le opere seguendo i criteri indicati dalla Circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 617 del 2 febbraio 2009)”;
2) “esamini il consulente, per le pile dei viadotti oggetto delle verifiche di settembre/ottobre 2018, a partire da quelli per i quali sono in procinto di iniziare i lavori di messa in sicurezza, gli attuali valori dei copriferri, del passo esistente delle staffe, del loro aggancio ai ferri verticali e del dettaglio adottato in corrispondenza degli spigoli per confinare le armature d’angolo. Il consulente potrà esaminare anche altri valori che, secondo il suo apprezzamento, possono essere utili per valutare l’efficacia dei dettagli costruttivi realizzati all’epoca della costruzione”.
Per l’espletamento della perizia il Tar Lazio ha già indicato di affidare l’esame al Presidente pro tempore dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Roma ed ha convocato le parti per il prossimo 6 febbraio alle ore 12, per l’accettazione e il giuramento del consulente, delegando per tale incombente il Giudice relatore Lucia Maria Brancatelli.
Ora sarà necessario attendere l’espletamento e poi il deposito dell’esito peritale per conoscere lo stato reale delle strutture che sorreggono i viadotti delle autostrade abruzzesi. A quel punto si potrà procedere, anche con il Comitato dei Sindaci di Lazio e Abruzzo che si stanno battendo contro caro pedaggi e sicurezza delle autostrade nostrane, ad una puntuale analisi dei fatti e dello stato delle cose per valutare la corretta gestione di queste infrastrutture vitali per il futuro e lo sviluppo di tutto l’Abruzzo e delle zone interne in particolar modo.
In allegato l’Ordinanza del Tar Lazio.