di Federica Tudini
PESCASSEROLI – L’inizio d’anno può essere il momento giusto per lanciare un’iniziativa che reca con sé ancora tracce dell’evento natalizio appena trascorso. È Don Andrea De Foglio, parroco di Pescasseroli, ad annunciare dal pulpito, durante la messa domenicale, l’intenzione di dedicare 100 rintocchi delle quattro campane della chiesa parrocchiale Santi Apostoli Pietro e Paolo ad ogni nuovo nato.
L’annuncio cade come un fulmine a cielo aperto in un periodo di saldo negativo per le nascite nel paese che sta vivendo la drammatica congiuntura delle culle vuote insieme alla fuga dei giovani, con gravi conseguenze per la struttura demografica.
Abbiamo chiesto a Don Andrea come è scaturita quest’idea, che è abbastanza articolata, non essendo solo la semplice replica di quanto avviene già per i rintocchi funebri, perché si basa su un carburante prezioso: l’auspicio. «L’idea nasce dal fatto che deve esserci un suono dedicato alla vita come avviene per la morte. Il senso è quello di suonare per la vita, comunicare con piena gioia l’evento prezioso della nascita».
Sembra quasi una banalità e invece il parroco sottolinea con enfasi che bisogna “dedicare” attenzione alla vita proprio attraverso lo stimolo del suono che già di per sé veicola gioia. Non si tratterebbe in realtà di un’assoluta novità pescasserolese: «Mi rifaccio a ciò che avviene già in altre diocesi, per cui in fondo c’è anche la volontà di creare un collegamento tra i vari centri religiosi – . Don Andrea fa sua anche la preoccupazione per il crollo demografico . Il calo delle nascite preoccupa. Per incentivarle bisognerebbe spronare le famiglie anche costruendogli intorno un contesto economico favorevole, agendo proprio sul motore dell’economia pescasserolese che è il turismo – anche la scelta del numero cento ha un significato particolare – . Attraverso questo numero rivolgiamo l’augurio di una vita lunga cento anni!».
Don Andrea ci lascia ricordando anche una chicca del folklore pescasserolese, ossia il nome e la funzione delle quattro campane: «C’è la più grande, Maria, che suona nelle occasioni più importanti; Rosso, in azione durante le festività rosse del calendario; Messa che segnala appunto i giorni della funzione eucaristica e infine Scoletta che avvisa i ragazzi di andare a scuola. Certo si tratta di una mossa simbolica, ma non si può ridurre alla banalità. Qualsiasi memento in qualche modo può avere dei frutti.