AVEZZANO – Centoquattro anni dal terribile sisma che rase al suolo Avezzano e gran parte della Marsica provocando migliaia e migliaia di morti. Un tragedia immane che ebbe parecchi eroi e simboli da sempre riconosciuti, ricordati e celebrati. Uno dei simboli e degli eroi di quei giorni, fu un prete minuto ma fermo e fortissimo che si aggirava fra morti e macerie per salvare vite, dare aiuto e speranza. Era Don Orione che poi ad Avezzano fondò uno dei suoi apprezzatissimi centri che tanti ragazzi ha accolto, istruito ed avviato al lavoro.
Nonostante ciò, questa città si sta dimostrando assolutamente irriconoscente con quell’immenso sacerdote. Da sette anni, infatti, la targa della strada a lui dedicata, divelta nel 2011, non è stata ricollocata.
La protesta per tale atto di insensibilità di irriconoscenza che unisce tre sindaci e tre amministrazioni comunali, parte da Augusto Di Bastiano, portavoce del centro Giuridico del Cittadino, che dice: «L’11 giugno del 2011 trovai a terra insieme a Filippo la lapide di don Orione indicante la strada intitolata a suo nome. Trascorsi sette anni tre sindaci e a nessuno è importato rimettere a posto quella lapide,domani 13 gennaio ,ricorrenza del terremoto, cerimonia solenne al monumento in ricordo dei morti,messa solenne tutti li a ricordare giustamente quando accadde tanti anni fa ed novità assoluta anche una fiaccolata. Sindaco è mai possibile che il cartello toponomastico con su indicante Via Don Orione Padre dei Poveri è cosi difficile da ricollocare?».
Evidentemente in questa città si fa prima a chiudere pezzi di strade centrali, sposare mercati, costruire ciclabili a.. rate e quant’altro che a rimettere un segnale stradale, anche nel caso di uno dei maggiori benefattori di questa città. Mala tempora….