AVEZZANO – Il liceo scientifico “Pollione” sarà, con soddisfazione del preside Francesco Gizzi, ospitante della 32esima tappa del progetto (ormai a copertura nazionale) “Superabile”.
Si affronteranno in giornata le tematiche sempre più attuali e connesse alla vita di tutti i giorni, dell’integrazione, dell’inclusione e del contrasto al bullismo. Il tutto verrà svolto, appunto, grazie al progetto “Superabile”, nato da un’idea del 2017 di Alfredo Boldorini – consigliere comunale di Bassano Romano – e supportato dal contributo sempre presente di Alessandra Mosci, presidente dell’Associazione Tiro con l’arco di Sutri.
Il progetto nasce come una piccola esperienza di testimonianza nel laziale, espandendosi poi per tutta la provincia di Viterbo, fino a diventare un fenomeno nazionale. Il progetto, grazie anche all’eco che sta ricevendo nelle scuole italiane, ha avuto la partecipazione e l’integrazione di sempre più testimonial che racconteranno negli incontri le loro esperienze di vita legate alla disabilità, dal caso di una “normalità nella diversità” (ovvero far riscoprire come un incidente non sia motivo di preclusione di una vita piena ed appagante) fino a casi più famosi, uno su tutti la 3° classificata a Miss Italia Chiara Bordi.
Queste testimonianze approdano domani ad Avezzano, come 32esima tappa di un progetto nazionale. L’incontro si svolgerà nel liceo a partire dalle 11:30 per le classi che vi parteciperanno. Il tutto dovrebbe durare fra l’ora e mezzo e le due ore, con un susseguirsi di esperienze raccontate in prima persona e di video-testimonianze prima e dopo il cambiamento nella loro condizione di vita.
I testimonial ad Avezzano saranno:
–Lorenzo Costantini, 27enne di Vetralla, che nel 2012 ha perso una gamba in un incidente sul lavoro. Ex campione paralmimpico;
–Anna Fusco, 28enne di Roma, finalista regionale a Miss Italia Lazio (2014-2018);
–Alessandro Capoccetti, direttore di “Models of diversity”, la più importante fondazione al mondo (nata da una grande intuizione dell’ex modella Angel Sinclair) che aiuta i giovani con disabilità ad emergere nel mondo della moda, promuovendo una “mission” di inclusione, uguaglianza e diversità.Questo dunque il quadro dell’evento, supervisionato dal creatore Alfredo Boldorini.
Potrà essere questa una piccola prova per un evento più inclusivo per tutta la cittadinanza, in un prossimo futuro? Speriamo di sì, poiché la “diversità” nella vita non dovrebbe mai essere una limitazione, ma anzi un modo per arricchire chi ci sta intorno. Parafrasando uno degli intervenuti domani, Costantini, “I limiti sono solo mentali”.