Quello che tutti facciamo, per capire le cose belle e le cose brutte che abbiamo vissuto, e sopratutto per decidere i buoni propositi per il nuovo anno.
Nella vita ho imparato che ogni anno ci porta soddisfazioni ma anche dolori, vittorie e sconfitte solcano il nostro cammino e ci fanno crescere. E già è proprio così , a noi umani servono entrambe, le dobbiamo ricordare e farne tesoro, ricordare i sorrisi di serate leggere con gli amici , così come le lacrime private della sera, ricordare e stampare nel cuore le emozioni che abbiamo vissuto, quelle forti che al solo pensiero ti torna la pelle d’oca.
Capire per capirci, è importante per renderci empatici con il resto del mondo. Certo Auguro anch’io a tutti solo cose belle, nuove vittorie e nuovi orizzonti, ma la cosa che davvero vorrei di più al mondo è che tornassimo “normali” persone normali, semplicemente sereni.
Capire che siamo tutti uguali, non ci sono colori, culture , ceti sociali , noi siamo ciò che dimostriamo di essere. Nel nostro piccolo ogni giorno giudichiamo sempre più spesso gli altri e mai noi, vorrei che provassimo a concentrarci sul nostro modo di essere. Vorrei che ognuno di noi iniziasse a vivere nel rispetto di se stessi e di ciò che ci circonda, non è un augurio utopistico come la pace del mondo, è molto più semplice e facile da fare ma potrebbe darci tanto, arricchire il nostro animo.
Vorrei non dessimo più nulla e nessuno per scontato, che ognuno di noi al mattino sorridesse, consapevole del fatto di esser vivi. Vorrei che tutti quelli che hanno un lavoro ne apprezzino il valore, e che lo facciano rispettando colleghi, e trattando tutti allo stesso modo, perché si, è vero che esiste il capoufficio e l’operaio, ma una squadra lavora molto meglio in armonia che in sudditanza.
Vorrei che non sentissimo il costante bisogno di “fare i furbi”, di doversi sentire superiori, migliori, l’apparenza non serve e non paga.
Vorrei sentir dire meno volte dai genitori “mio figlio è vivace” oppure “sono le amicizie sbagliate”, educhiamoli questi figli al “rispetto”, un bimbo che calpesta un’aiuola non è vivace ma maleducato sta rovinando qualcosa che è vivo e che è nostro.
Lo stesso discorso vale per i poveri e molto discussi cani, quest’anno se ne è spesso parlato, ebbene si, la dura verità è che anche loro devono esser educati, non c’è nulla di più puro dei bambini e degli animali, non sporchiamo la loro essenza.
Un’altra cosa che vorrei è la reciprocità, il dialogo e il compromesso finale fa funzionare tutti i rapporti, è l’appello che rivolgo a tutti noi, ma anche al Sindaco, ai Politici tutti, sarebbe sempre opportuno confrontarsi, questi ultimi due anni ci sono state molte discussioni, molte prese di posizione, molti attacchi, chi polemizza su una cosa chi su un’altra, credo che la verità sia sempre nel mezzo, ed è il confronto che ce la fa trovare.
Noi cittadini abbiamo diritto di parlare e giudicare liberamente ma dall’altra parte della medaglia c’è l’enorme possibilità di contribuire, di partecipare attivamente nel rispetto delle regole che ci piacciano o no, eppure mi è capitato di discutere con persone, che pur dichiarando di non aver votato, si prendono poi la libertà di fare delle polemiche (a torto o a ragione non importa).
Anche il voto è una nostra espressione è nostro dovere scegliere se poi vogliamo commentare, anche nel rispetto di chi il voto l’ha conquistato lottando anche per noi. Spero vivamente che l’educazione civica venga reintrodotta, perché è da piccoli andiamo formati.
Certo sono solo esempi di quante cose nel nostro piccolo possiamo fare nel rispetto di noi stessi e degli altri, per me sarebbe già un mondo migliore..
Lo auguro di cuore a tutti noi.. Buon 2019. Claudia Segna