AVEZZANO – Non trova né pace né conclusione la lunga vicenda degli operai addetti alla manutenzione dei presidi ospedalieri della provincia dell’Aquila. Prima tutta la lunga vertenza con la ex Olicar, poi il passaggio a due altre società e ora, una parte di quelle maestranze, quelle passate alla Zanzi Servizi di Roma, che si trovano nelle stesse acque e con gli stessi problemi. Niente stipendi, niente rassicurazioni e persino anticipo di somme per acquisto di dispositivi di sicurezza e altro materiale necessario per l’espletamento delle loro funzioni operative. Una situazione che sembra non trovare alcun tipo di interesse da nessuna parte ed in alcune istituzione o ente coinvolto e che, invece, potrebbe condurre molto presto alla dichiarazione dello stato d agitazione prima e dello sciopero poi. Ciò significherà provocare grossi problemi negli ospedali di tutta a provincia e della Asl1 perché il personale addetto alle manutenzioni non sarà disponibile.
Questa la nota diffusa dal segretario Fim-Cisl Antonello Tangredi: «Una storia infinita quella di una parte (oltre il 50%) dei lavoratori che operano nel settore manutenzione degli impianti, negli ospedali e nei presidi della Nostra Provincia. Archiviata la brutta pagina con la Olicar S.p.A. e con la Olicar Gestione s.r.l. (durata oltre 5 anni) il 30 settembre scorso, dal 1° ottobre, gli operai, passati alla Zanzi Servizi di Roma, ad oggi, sono senza stipendio e, cosa non di secondaria importanza, privi dei dispositivi di protezione individuali (D.P.I.), di attrezzatura ordinaria e straordinaria e, cosa ancora più grave, senza la possibilità di potersi dotare di materiali di consumo/ricambi.
Anzi, per poter acquistare i materiali di uso comune, gli operai, hanno addirittura anticipato di tasca propria il denaro necessario che, ovviamente, riprenderanno, forse, a “babbo morto”! Senza stipendio, se non quello di ottobre (solo ex paga base e contingenza – circa 1300 euro) pagato direttamente dalla Asl1 qualche giorno fa, su sollecitazione della Fim-Cisl, mancano, nelle tasche degli operai, la mensilità di novembre, i ratei della tredicesima e, ormai, anche quella di dicembre!!
La Asl1, come ogni datore di lavoro/appaltatore, conosce il Decreto legislativo n. 81/08 – Testo unico sulla sicurezza – ma, i Suoi responsabili (si fa per dire), pare, non siano interessati: non si muovono affatto per farne rispettare il contenuto (i risvolti per la mancata osservanza delle norme sulla sicurezza, sono anche penali): questo succede dentro ai Nostri ospedali, roba da non credere!!!
Gli operai e la Fim-Cisl, dopo oltre 5 anni di vertenza contro le Olicar, con il presente documento, aprono ufficialmente lo stato di agitazione con relativa proclamazione dello sciopero (data da stabilire nelle assemblee del 02.11.19), nei confronti della Zanzi Servizi s.r.l. per le motivazioni sopradescritte e, per responsabilità oggettiva e soggettiva, nei confronti della Asl1 e dei Suoi Responsabili, per omesso controllo sulle commesse appaltate dalla Zanzi Servizi. La Fim-Cisl, con lettera a latere, chiederà l’intervento immediato della I.T.L. (Ispettorato Territoriale del Lavoro) dell’Aquila, per quanto di Sua competenza. – Per la Fin-Cisl Abruzzo e Molise – Antonello Tangredi».
Anno nuovo vita nuova? Siamo in molti, e n solo in questa vicenda ed in questo settore, a sperarlo. Diversamente la situazione diverrebbe disperante.