AVEZZANO – Una notizia che ha fatto riemergere tante belle storie e tanti ricordi quella dell’assegnazione della Medaglia Mauriziana al Tenente Colonnello dei Carabinieri Pietro Mennone. La cerimonia si è tenuta qualche giorno fa nella sede del Comando regionale dell’Arma Chieti, nel corso della quale il Generale di Corpo d’Armata Vittorio Tomasone, Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden” di Napoli che a competenza su Campania, Puglia, Basilicata, Abruzzo e Molise, ha portato al Comando Interregionale gli auguri di Natale e premiato ufficiali, sottufficiali e comandanti di stazione distintisi nella lotta alla criminalità.
Fra costoro, quindi, è stata consegnata la Medaglia Mauriziana, prestigioso riconoscimento che viene attribuito per i 10 lustri di servizio, con valenza doppia per gli anni di comando, con Decreto del Presidente della Repubblica e a militari che abbiano anche dimostrato di avere una serie precisa di requisiti, al Tenente Colonnello Pietro Mennone, ufficiale che conta diversi anni di servizio in Marsica, comandante del stazione di Luco dei Marsi e componente della squadra che, negli anni 1994-1998, assestò un colpo decisivo ad organizzazioni criminali locali e soprattutto al mondo dell’usura con operazioni importanti ed anche spettacolari. Per questi risultati, peraltro, il Comune di Luco dei Marsi gli riconobbe la cittadinanza onoraria e da quel momento il Tenente Colonnello Mennone è diventato un marsicano d’adozione a tutti gli effetti.
Il Tenente Colonnello Mennone ha poi operato in Nord Italia ma anche, e con successi importantissimi contro la criminalità organizzata, in Puglia e Basilicata dove la sua opera è stata particolarmente apprezzata e riconosciuta. Il Tenente Colonnello Mennone ha arrestato diversi latitanti della criminalità organizzata pugliese e non, oltre a sequestri di droga per quintali e all’arresto anche di autori di omicidi e tentati omicidi. Azioni e operazioni che lo hanno portato ad agire direttamente ed in prima persona restando coinvolto, come in un caso in Lombardia, in un violento conflitto a fuoco con dei malviventi pericolosissimi. Attualmente fa parte della Direzione centrale della Polizia Criminale del Ministero dell’Interno, con competenza proprio sull’Abruzzo.
Un ricordo e un riconoscimento dovuto ad un uomo, prima ancora a che ad un ufficiale dell’Arma, che ha sempre messo al primo posto il servizio per la comunità, spesso anche ponendo a rischio la propria incolumità. Un uomo che dimostrò, e lo fa ancora, di avere doti di umanità e schiettezza non comuni.