CAPISTRELLO – Al Senato la cerimonia finale del premio “Giustolisi giustizia e verità”. Con una nota si informa che il 14 gennaio 2019 in Sala Koch a Palazzo Madama si terrà quest’anno la cerimonia finale del Premio Giustolisi Giustizia e Verità, giunto alla IV edizione, dopo quelle svolte a Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto e Boves.
Quest’anno, dopo l’arresto del sindaco di Capistrello, il premio si potrà svolgere grazie al sostegno dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, della Federazione nazionale della Stampa Italiana, del Consiglio Regionale d’Abruzzo e del Comune di Avezzano. Il cambio di sede è stata una scelta obbligata dopo che la giunta del comune di Capistrello, capofila dell’associazione “33 Martiri” in onore delle vittime marsicane degli eccidi nazifascisti, è stata travolta da una complessa inchiesta giudiziaria ancora sub judice. Per motivi organizzativi non è stato possibile trasferire il premio né all’Aquila né ad Avezzano, sede indicata fin dall’inizio come ospite naturale della conclusione dell’evento. La rinuncia a tenere l’appuntamento nella Marsica è stata per la giuria e per la Fondazione Franco Giustolisi onlus una scelta sofferta e dolorosa, compensata solo in minima parte dalla comprensione della popolazione e delle amministrazioni e dalla grande risposta data dalle scuole alla sezione del premio loro dedicata. Alla cerimonia saranno presenti tutti i sindaci della Marsica, con rappresentanze delle famiglie colpite dalle stragi nazifasciste. L’appuntamento è, dunque, il 14 gennaio 2019, alle ore 15, presso la Sala Koch del Senato, Palazzo Madama. Roma, 20 dicembre 2018. Questo quanto recitato nella nota.
Per dovere di cronaca va detto che a parte il sindaco, nessun componente della Giunta è stato minimamente sfiorato dalla vicenda. Si legge che il Comune di Avezzano contribuisce insieme ad altre associazioni, allo svolgimento del premio. Va detto che in una nota diffusa dall’Associazione “33 Martiri di Capistrello” e sottoscritta da molti Comuni della Marsica, incluso Avezzano, gli stessi Comuni né tanto meno l’Anpi marsicano prenderanno parte alla cerimonia in programma a Roma. Risulta anche che l’Associazione ha restituito alla Fondazione Giustolisi il materiale divulgativo. Non si comprende bene, nonostante le giustificazioni che si evidenziano nella nota, il perché dello spostamento. Risulta che un sindaco è indagato e solo indagato al momento; che nonostante la bufera la Giunta ha lavorato stanziando ingenti risorse per mantenere fede all’impegno, anche preoccupandosi di trovare una sede sul territorio idonea.
Ricordiamo tutti la presentazione in pompa magna dell’evento con molte autorità politiche ed elementi di spicco a livello storico. Gli apprezzamenti fatti alla comunità per il grande impegno. Al di là delle ultime vicende e delle considerazioni nella nota, ci risulta che qualche attrito era già sorto tra gli interlocutori, prima ancora delle vicende giudiziarie del sindaco. Crediamo che sia quanto mai opportuno fare una distinzione tra il rappresentante politico temporaneo e una intera comunità che abbraccia un grande territorio con varie associazioni. Questo improvviso cambio di sede, che non trova riscontro, almeno nel recente passato per altre simili iniziative, appare ingiustificato e non rende merito alla grande Figura del grande Giustolisi.