AVEZZANO – Finisce al Parlamento europeo il caso della donna marsicana morta, qualche giorno fa, all’interno del Pronto Soccorso di Avezzano su una barella. Il caso, che ha già alzato la polemica, ora ha interessato l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Piernicola Pedicini, che chiede l’intervento dell’Ue affinché anche ad Avezzano sia garantito il diritto alla salute.
Questo il testo della nota pervenutaci dalla segreteria dell’eurodeputato Pedini che ha portato all’attenzione della Commissione Europea le condizioni della sanità abruzzese, «Rivelatesi in tutta la loro precarietà, con la notizia del decesso di una donna su una barella, lasciata su un pianerottolo fatiscente del pronto soccorso di Avezzano, in provincia dell’Aquila. Questo episodio con tutta la sua gravità fa luce su una criticità della sanità abruzzese: la carenza di posti letto nella Marsica. E’ chiaro che esistono dei responsabili per tutto questo. E’ indubbio infatti che questo incidente sia il risultato dei tagli delle spese sanitarie effettuati dalla Regione Abruzzo, senza alcuna visione di medio o lungo periodo e senza alcuna valutazione d’impatto. Le conseguenze sono gli ospedali sovraffollati, il personale insufficiente e turni massacranti per il personale medico.
Secondo il report Ocse “Health at a Glance Europe 2018”, la spesa sanitaria italiana si conferma tra le più basse in Europa. La spesa pubblica pro-capite è di 400 euro sotto la media e quella privata in crescita. A ciò si aggiunga che a fronte di una diminuzione degli investimenti, assistiamo a un invecchiamento progressivo della popolazione che spinge la richiesta di posti letto nelle strutture sanitarie – secondo l’europarlamentare – . Non si può morire in queste condizioni. Non si può più assistere senza fare nulla alle umiliazioni a cui gli abruzzesi sono costretti. Per questo ho sollecitato la Commissione europea ad adottare delle misure per affrontare questa criticità e garantire il diritto alla salute dei cittadini, come del resto è sancito dall’articolo 35 della Carta dei diritti fondamentali dell´Ue. Inoltre ho chiesto di valutare se episodi come questo rispondano al principio dell’accesso tempestivo a un’assistenza sanitaria preventiva e terapeutica di buona qualità, ribadito nell’ambito del pilastro europeo dei diritti sociali, in occasione del vertice sociale di Göteborg del novembre 2017. I cittadini abruzzesi esigono e meritano un cambio di rotta e hanno la possibilità di ribaltare questa situazione già alle prossime elezioni regionali di febbraio 2019. Questa regione può veramente cambiare!» ha concluso l’eurodeputato pentastellato.
Ogni intervento in favore del miglioramento della sanità, ovviamente, va bene ed è è più che gradito, ma ci sentiamo di dire qualche cosa. Innanzitutto che a livello di governo qualcuno dovrebbe venire a sincerarsi, non solo del pronto soccorso, ma dello stato complessivo in cui versa l’ospedale di Avezzano, quelli di Pescina, Tagliacozzo, Sulmona, Castel di Sangro e di tutta l’area interna abruzzese. Forse se qualcuno venisse a toccare con mano ciò che i cittadini toccano tutti i giorni, si farebbero meno chiacchiere e si cercherebbero soluzioni concrete (leggasi soldi ed investimenti ndr) per dare a queste zone un assistenza medica, sanitaria ed ospedaliera degna di questo nome, in più si dovrebbe sempre ricordare che se l’Abruzzo è rientrato dal debito sanitario, lo deve soprattutto al grande sacrificio fatto dai cittadini che, nonostante tutto, in questa regione continuano a starci.