CAPISTRELLO – Il Giudice per le indagini preliminari Maria Proia ha revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari per il sindaco dimissionario Franco Ciciotti difeso dal legale Antonio Milo e per il responsabile dell’Area Tecnica Romeo Di Felice.
La notizia, naturalmente, è stata accolta con soddisfazione dagli interessati anche se, per ovvi motivi, c’è il divieto di dimora per Ciciotti in paese mentre per Di Felice resta la sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio, in sostanza non può tornare al lavoro.
«Come se mi fossi liberato di un macigno» – queste le prime parole di Franco Ciciotti, – «è stato un periodo lunghissimo e veramente pesante dal punto di vista psicologico per me e per la mia famiglia. Non è stato affatto facile vivere nell’impossibilità di muoversi.»
« Il divieto di dimora a Capistrello »– conclude Ciciotti – «non rappresenta un problema, avevo già preso la decisione di staccare la spina per un periodo e scaricarmi. Credo che il restare fuori dal mio ambiente non può che farmi bene. Ho bisogno di togliere le tensioni accumulate e un periodo di riposo è l’ideale per non pensare troppo».
Le prossime settimane si saprà sicuramente qualcosa di più per il sindaco che, ricordiamo, ha presentato la lettera di dimissioni. Per Di Felice oltre alla revoca degli arresti domiciliari c’è anche il ridimensionamento delle condotte contestate in riferimento all’appalto e alle opere realizzate per Piazza Caduti del Lavoro.
In particolare cadono le accuse per una presunta falsa relazione tecnica generale; presunto falso computo metrico e presunto falso elenco prezzi.
«Ho sempre confidato nel lavoro della Magistratura e resto pienamente fiducioso del suo operato» – ci ha dichiarato l’ing. Di Felice.
Al momento resta ancora da verificare il ricorso presentato dall’ex consigliere comunale Corrado Di Giacomo, la sua posizione probabilmente sarà esaminata giovedì 13 Dicembre.