AVEZZANO – Viabilità del terzo millennio, per i Marsicani il viaggio per la capitale o per Pescara pare debba riservare un ritorno all’antico. Carrettino, asini, cavalli, forse qualche biga. E così, fra un’autostrada che costa a peso d’oro, le strade interne quasi impraticabili, trasporti su bus che hanno persino rischiato di essere spostati in periferia di Roma e comunque con problemi di corse e collegamenti, la ferrovia, che già aveva le carenze strutturali e di materiale viaggiante, ovvero locomotori e impiantistica segnaletica, note, ora aggiunge anche una drastica riduzione di fermate ad Avezzano. Cristo si è fermato ad Arsoli da un lato e a Sulmona dall’altro. Ad Eboli non è riuscito nemmeno ad arrivarci. Anche perché se ha preso la Surpestrada, sicuramente è rimasto bloccato causa ghiaccio o rallentamenti per ghiaccio o incidenti.
A mettere il dito nella piaga e a chiedere a Trenitalia di predisporre almeno una corsa diretta Roma-Pescara con fermata intermedia ad Avezzano. Così, giusto per dare l’idea ai marsicani di essere parte integrante di questo paese e di questa regione. A scrivere è il segretario citatdino del Pd, Giovanni Ceglie.
«Abbiamo constatato che il nuovo orario ferroviario invernale ripropone i tagli già effettuati. Ci sembra che si stia tornando indietro di decenni e decenni. Per andare a Pescara da Avezzano bisogna partire la mattina presto (ore 7,13) e diventa difficile, se non impossibile poter ritornare la sera (dopo le ore 17,15). Dopo le ore 17,15 da Pescara ben quattro treni terminano la corsa a Sulmona e nemmeno uno prosegue almeno fino ad Avezzano. Sembra che l’isolamento della Marsica dalla costa Adriatica sia stato raggiunto in pieno – sostiene Ceglie – . Nessuno pretende la luna, ma, che, per andare dalla Marsica a Pescara e viceversa occorra l’impiego di una intera giornata e la sera si può benissimo rimanere a Pescara e tornare il giorno dopo, ci sembra francamente una cosa incredibile. Per farla breve, c’è un treno che parte alle ore 12,55 da Avezzano per Sulmona con arrivo alle ore 14,06 e da Sulmona per Pescara ne parte un altro alle ore 14; pertanto non è possibile raggiungere la costa adriatica da Avezzano. È davvero difficile ripristinare il treno delle ore 18,46 da Pescara per Roma Termini ed anche quello delle ore 09,45 da Avezzano per Pescara? – si chiede il segretario del Pd di Avezzano – In particolare, da Pescara dopo le ore 9,23 non c’è nessun treno diretto per Roma, escludendo tutta la fascia della prima parte della giornata, mentre da Roma il primo treno diretto per Pescara parte alle ore 14:30. Praticamente da Roma non c’è nessun collegamento diretto mattutino per Pescara. In queste condizioni è facile intuire che prima o poi si porrà il problema della stessa permanenza della relazione ferroviaria Pescara – Roma allo stesso modo in cui anni fa fu soppressa la tratta ferroviaria Pescara – Sulmona – Castel di Sangro – Napoli. A questo punto sembrerebbe che Trenitalia stia lavorando scientificamente per indebolire la relazione Pescara – Roma, lasciando in prospettiva le tratte Avezzano – Roma da un lato e Sulmona – Pescara dall’altro, chiudendo la tratta centrale Sulmona-Avezzano, oggettivamente la più problematica. Per farlo – sostiene Ceglie – dovrà dimostrare che ci sarà scarsa utenza tra Pescara e Roma (ma non è così, stando almeno alle statistiche) e, dunque, sceglie orari irrazionali, treni vecchi e lenti (pur avendo promesso i treni musicali ETR 425 “Jazz”, ATR 220 Tr “Swing”…), una diminuzione dell’offerta degli stessi per scoraggiare gli utenti a tutto beneficio della gomma mediante l’autostrada, che, però, ha avuto il più alto incremento tariffario d’Italia, anche se sospeso fino al 31 Dicembre 2018. Per rivitalizzare la linea ferroviaria Pescara – Roma e viceversa noi del PD chiediamo a Trenitalia ed alla Regione Abruzzo un treno sperimentale non stop in 2 ore e 50 minuti con una fermata intermedia. Tutto questo viene detto in un momento in cui si parla di Zes (Zona Economica Speciale) trasversale intermodale Tirreno – Adriatico, che prevede l’uso e il potenziamento dei tratti ferroviari in questione, a meno che non si vogliano utilizzare soltanto i tratti stradali e autostradali – conclude – con tutti i problemi che essi stanno creando. – Il Segretario del PD di Avezzano Giovanni Ceglie ed Aurelio Cambise».
Ad ogni buon conto, chi ce l’ha, si tenga stretti animali da tiro, carri, carretti e carrozze di ogni tipo. Non si sa mai i tempi di nuovo medioevo….