AVEZZANO – Il titolo richiama il film cult del 1973 di George Romero, e quello di Breck Eisner del 2010 che ne fu un rifacimento, solo come provocazione per dare un’idea di ciò che sta succedendo alla Nostra Città.
Le vicissitudini dell’Area industriale sono note così come quelle dell’Ospedale e del Tribunale, del Catasto e via dicendo. E la situazione che si adombra per il futuro è quanto mai fosca, anche perché la politica non riesce a dare nessun indirizzo affidabile o appare quanto mai confusa e, forse, anche dispersa in ipotetiche evoluzioni che, tuttavia, non guardano ai reali problemi della Città, quasi che questa fosse solo “pista ciclabile”, “Villa Torlonia” o “Palazzo Torlonia” e, per certi versi, “Mercato del Sabato”.
C’è qualcuno dell’Amministrazione che ritiene d’aver vinto una battaglia personale attestando che “l’Amministrazione comanda e il cittadino esegue…”, ma la realtà è assai ben diversa e, comunque, un’Associazione in difesa dei diritti del Cittadino gli ha fatto da sponda…
Avezzano è una Città di circa 40.000-45.000 abitanti con circa 11.000-12.000 famiglie, con un centro urbano fondato su una struttura urbanistica ad isolati regolari, con strade non eccessivamente larghe e edilizia residenziale soprattutto estensiva e solo nella zona Nord fortemente intensiva. La regolarità e la conformità urbanistica si debbono confrontare con una situazione dei condoni edilizi dal 1985, al 1994 e al 2004 mai completamente risolta. L’area di Via Piana è pur sempre sospesa sulla questione del rischio idrogeologico da pur sempre verificare. Il Centro merci è divenuto un deposito della Protezione Civile e i grandi mezzi di trasporto continuano a intasare il centro cittadino.
È in atto un disboscamento, a quanto pare praticamente obbligatorio, perché per anni il verde pubblico e le alberature son state trascurate. I centri per l’aggregazione culturale sono pur sempre scarsi e così pure le strutture congressuali o almeno seminariali e le aree per mostre, così come già detto in altra occasione.
S’è fatto gran battage, a suo tempo, per la questione delle scuole ma non è che si abbia l’impressione che la risoluzione sia decollata effettivamente. Anche il Cimitero, purtroppo, è in uno stato di gestione che è legato a vecchie strutture d’appalto risalenti all’Amministrazione “Spallone-uno”.
Nella Piazza principale sono stati fatti degli interventi ma poi il sagrato della Cattedrale è a rischio di incidenti…
Il traffico presenta non poche criticità e ci sarebbe da aprire un grande file sugli aspetti delle gestioni del comparto sociale…
Ma quali sono le reali preoccupazioni dell’Amministrazione…No, non dell’Amministrazione, ma della Politica?
Perché in fondo non conta chi sia stato eletto, ma cosa fanno quelli che non sono stati eletti! Controllano quel che fanno gli eletti? Partecipano con proposte, opposizioni, discussioni, coinvolgimenti?
Come è coinvolta la popolazione?
Non ci sono risposte perché la Città sembra non parlare, è silenziosa, chiusa dentro di sé.
Ho letto che FI ha incontrato il Suo Presidente e che tutti sono rimasti colpiti dalla sua visione dell’economia: dissento che sia una visione grandiosa quella che può aver esposto, infatti, è il primo responsabile della terziarizzazione della economia e per ragioni che non sapeva e non sa vedere altro!
Comunque, questa Città è stata già distrutta all’alba!
Forse non serviva ricordarlo in eterno mediante una meridiana visibile dall’alto che fissa, nella Piazza del Risorgimento, il ricordo indelebile di quell’ora, quella della terra che trema e distrugge…
La nuova distruzione sta per arrivare e sarà il giorno nel quale chiuderà il Tribunale!
Andrà via la Procura, andrà via la Compagnia Carabinieri e quella GdF e poi via tutto il resto cosicché l’Aquila infima diventerà più grande ed omnicomprensiva pur senza nulla aver mai concesso davvero a nessuno fuorché a sé stessa…
Allora si dovrà chiedere a chi oggi si occupa di sicurezza come farà ad assicurarla.
Alcuni hanno scritto di essere onorati di essere candidati nelle liste di un Partito di maggioranza ed a questi va chiesto quanto segue:
1) cosa si ha intenzione di fare, una volta eletti, per migliorare la Sanità nella Marsica e cosa si vuol fare per il PSO dell’Ospedale SS. Filippo e Nicola;
2) cosa di vuol fare per il Tribunale, anche discutendone con quelli di Sulmona;
3) cosa si vuol fare per l’Area Industriale;
4) cosa si vuol fare per la Città al di là delle parole…
Potrei andare avanti, ma non serve: la Città verrà distrutta all’alba…