AVEZZANO – Inchiesta sugli appalti di Capistrello, nota dei consiglieri di opposizione in merito ai fatti che hanno scosso, e non poco,la comunità del centro rovetano dopo l’arresto del Sindaco Ciciotti e di altre persone coinvolte nella vicenda.
Questa la nota dei consiglieri di minoranza: «Dopo la grave vicenda che ha colpito il nostro territorio, e dopo alcuni giorni di rispettoso silenzio, anzitutto riteniamo di dover esprimere massimo riguardo e piena fiducia nei confronti dell’Arma dei Carabinieri e della Magistratura inquirente. Fino a quando l’inchiesta non sarà conclusa, senza conoscerne ancora gli ulteriori sviluppi, sarà opportuno non esprimere alcun giudizio di merito nel rispetto delle attività di indagine e delle persone coinvolte. Quanto accaduto ha colpito fortemente la comunità e ferito nel profondo le persone, già provate dal recente passato.
Pensiamo agli anni difficili del dissesto finanziario durante i quali cittadini hanno dovuto affrontare grandi sacrifici per risanare l’ingente debito accumulato. Dopo così tante difficoltà il nostro paese avrebbe meritato uno slancio verso il futuro: era questa la legittima aspettativa dei cittadini e invece il fallimento amministrativo della Giunta Ciciotti ci ha riportati, ancora una volta, in una condizione di profondo disagio. Ciò rappresenta il più grande danno che la comunità subisce a causa di una gestione amministrativa che dal 2015, grazie ai tanti milioni ricevuti in eredità, avrebbe potuto e dovuto rilanciare con forza il nostro paese. Dal punto di vista politico-amministrativo la bocciatura di questi anni è netta e senza appello. Dai banchi della minoranza ci siamo battuti con forza per evitare tanti errori, tante degenerazioni e taluni metodi di gestione della cosa pubblica. Se fossimo stati ascoltati con più scrupolo e meno presunzione, alcune delle difficoltà che oggi il paese sta vivendo, sarebbero certamente state scongiurate. Troppi soldi su opere inutili, troppi sprechi, troppa conflittualità negli uffici comunali, nessuna apertura al confronto con la minoranza e con la gente: errori gravi dai quali abbiamo messo in guardia, più e più volte, ogni singolo Assessore e Consigliere della maggioranza nel confronto in Consiglio comunale. E anche l’emorragia di dimissioni nelle fila dell’Amministrazione e i continui avvicendamenti di dipendenti e segretari comunali avrebbero dovuto far riflettere di più chi è rimasto in colpevole silenzio davanti a tutto questo. Ma nonostante ciò, ora, abbiamo tutti il dovere di guardare al futuro e metterci a disposizione per il bene di Capistrello, evitando altri danni per l’Ente e per la comunità. Questo è il momento della responsabilità e della maturità che, anzitutto, dal Vice Sindaco Geltrude Scatena, dall’Assessore alla trasparenza Moreno Persia e dal Presidente del Consiglio comunale Orazio De Meis esigono chiarezza e trasparenza.
Il Paese ci chiede di poter recuperare serenità e di potersi rimettere in marcia lasciandosi alle spalle questo momento senza precedenti, senz’altro il più grave della nostra storia. Da coloro che, nei mesi scorsi, hanno alimentato voci su presunte denunce da parte dell’opposizione dovremmo pretendere pubbliche scuse alla luce di quanto sta emergendo. Ma per noi è sufficiente che le persone, finalmente, abbiano capito da che parte è la verità: siamo orgogliosi di avere rinunciato in questi anni agli esposti e alle denunce come strumento di lotta politica, usati da altri in passato. Chi afferma il contrario dice il falso. A costoro, che tentano di alimentare illazioni e falsità, facciamo un appello: pesate le parole per il bene del paese, di voi stessi e delle persone coinvolte in questa grave vicenda. – Francesco Piacente – Dina Bussi – Alessia Fantozzi – Alessandro Lusi – Wilma Stati».
Riteniamo di dover solo invitare tutti ad attendere le risultanze dell’inchiesta, che, come dicono i consiglieri, è ancora in corso e, quindi, non è ancora definita. Provvedimenti cautelari e iscrizioni nel registro degli indagati, infatti, non configurano alcuna responsabilità accertata e, soprattutto, sarà il caso attendere la definizione dell’intero iter giudiziario, soprattutto per evitare di trovarsi smentiti dai fatti.