AVEZZANO – Uscirà dal carcere quando avrà circa 60 anni e ne avrà trascorsi un quarto in reclusione a causa di una serie di condanne accumulate nei suoi primi 45 anni per reati di truffa, rapina, estorsione altro. È la storia di un uomo di Avezzano che questa mattina è stato arrestato e tradotto in carcere per scontare un cumulo di pene diventato definitivo e rideterminato dal Tribunale.
L’arresto è avvenuto mercoledì pomeriggio ad opera degli agenti del Commissariato di Polizia di Avezzano ha eseguito un ordine di cattura, emesso dalla Procura della Repubblica di Rieti, a carico di un uomo di 45 anni, appartenente alla locale comunità Rom, che dovrà scontare una pena di 14 anni e 11 mesi reclusione. La punizione, come detto, è frutto della rideterminazione di numerose condanne, 26, emesse nei confronti dell’uomo, dai Tribunali di Avezzano e Rieti, per vari reati, tra cui: ricettazione, estorsione, rapina, truffa, lesioni e violazione delle sorveglianza speciale, a cui era stato più volte sottoposto.
L’Autorità Giudiziaria di Rieti, divenuta competente per la rideterminazione della pena, per aver emesso l’ultima condanna in ordine di tempo, ha stabilito il lungo periodo di detenzione, da scontare in carcere, cumulando le pene delle varie condanne e tenendo conto dei numerosi periodi già espiati in custodia cautelare. L’uomo, rintracciato nel pomeriggio di ieri nel centro cittadino a bordo della sua autovettura, al termine delle formalità di rito è stato associato presso la Casa Circondariale di Avezzano.