AVEZZANO – Conclusa la vendita della Farmacia Comunale inaugurata dall’amministrazione Floris nel 2008 con gestione affidata in convenzione all’azienda farmaceutica del Comune de L’Aquila, che doveva essere una florida entrata per le casse del comune, invece rivelatasi a distanza di 8 anni un pessimo affare.
L’asta pubblica, con base di partenza di 1mln e 50mila euro si è conclusa aggiudicandosela una coppia di farmaciste Michela Iarussi e Maria Santandrea con un offerta di 1mln e 214mila euro superando di molto un imprenditore di Avezzano.
Ora bisognerà aspettare i tempi tecnici per un eventuale ricorso se dovessero emergere delle irregolarità.
La somma che entrerà nelle casse del Comune di Avezzano, secondo dichiarazioni del Sindaco, andranno utilizzate, insieme ad un altro milione di euro messo a bilancio e/o le varie alienazioni di immobili di proprietà del Comune stesso, e risparmi sugli affitti in essere, dovrebbero fruttare all’incirca altri 2mln di euro per un totale di 3mln e poco più che dovrebbero essere impiegati per finire il nuovo Municipio nella zona nord.
Ma la spesa complessiva a copertura del completamento del complesso, ammonterebbe a circa 6/7mln di euro. Il sindaco, invece, prevede di terminarne soltanto la metà; quindi ci ritroveremo uno scatolone vuoto a metà invece del più che noto scatolone vuoto intero oggetto anche di un procedimento penale non ancora concluso.
Ovvio che se tutto filasse liscio con le alienazioni degli immobili, ma visto il periodo di crisi e il costante calo dei prezzi di vendita che dovrebbero essere invece congrui per raggranellare moneta contante necessaria a fare questa operazione, passeranno sicuramente almeno altri 2 anni dal famigerato sopralluogo svoltosi, in piena campagna elettorale per le prossime regionali, dal Vice Sindaco Lino Cipolloni, ex esponente della coalizione Di Pangrazio e poi, dopo la sentenza dell’anatra zoppa, appollaiatosi sulla poltrona di turno, e dall’assessore Leonardo Casciere, il candidato sindaco civico e senza padroni e poi anche lui in camera caritatis ritrovatosi al fianco di De Angelis. Sempre per il bene della città, ovviamente.
Resteremo a guardare l’evolversi delle sorti dello scatolone vuoto ricordando che all’interno non è stato realizzato alcun impianto e che, col passare di tanti anni, lo stabile si va deteriorando sempre di più con un vero e proprio acclamato sperpero di denaro pubblico.