CAPISTRELLO – Brusco risveglio all’alba per amministratori e tecnici del paese. Gli uomini dell’Arma hanno bussato alla porta del primo cittadino Franco Ciciotti, del responsabile dell’Area Tecnica e di un ex consigliere mettendoli di fatto agli arresti domiciliari. Coinvolti a vario titolo altre sette persone tra tecnici e liberi professionisti .
Il Comando Provinciale dei Carabinieri del L’Aquila in una nota stampa comunica: «50 Carabinieri della Compagnia di Tagliacozzo con il supporto dei militari delle Compagnie Carabinieri territorialmente competenti, nelle province di L’Aquila, Roma, Firenze e Potenza, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare, emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Avezzano, nei confronti di 10 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di concussione, corruzione, turbata libertà degli incanti del procedimento di scelta del contraente, truffa aggravata e falsità ideologica commessa dal p. u. in atti pubblici. Colpiti dal provvedimento cautelare degli arresti domiciliari il sindaco del Comune di Capistrello, un ex consigliere comunale ed il responsabile dell’area tecnica. Nei confronti degli altri 7 indagati (imprenditori e liberi professionisti ), il GIP ha emesso la misura cautelare della sospensione dell’esercizio delle attività professionali per la durata di 12 mesi. Effettuate – conclude la nota – perquisizioni presso gli uffici comunali».
Erano circa le 6 di questa mattina quando gli uomini della Compagnia di Tagliacozzo hanno bussato alla porta del sindaco e degli altri indagati per consegnare loro il procedimento e poi portarsi nel Palazzo comunale per la perquisizione. Naturalmente immaginiamo lo stupore dei tre che si sono visti recapitare in piena notte il foglio del Tribunale e lo sconforto avuto nel vedere tanto movimento. In pochi minuti la notizia a fatto il giro del paese, mentre gli organi di stampa hanno incominciato a riferire sulla situazione. Poco prima delle 7 già un gruppetto di cittadini era nei pressi dell’edicola sperando di avere notizie fresche dalla stampa scritta, le operazioni erano appena incominciate.
Come sempre il popolo si era già diviso tra innocentisti e colpevolisti e nei bar erano già iniziate discussioni tendenti a giustificare i comportamenti degli amministratori o a rimarcare sugli stessi. Le accuse che si leggono nella nota diffusa sono pesanti e nei prossimi giorni saranno chiamati a rispondere in Tribunale. Sotto la lente degli investigatori probabilmente i numerosi lavori pubblici affidati ed in parte realizzati dall’attuale amministrazione. Sembra da indiscrezioni che tutto si sia mosso dalla denunce fatte da un ex amministratore e da un tecnico comunale che a loro modo di vedere ravvisavano una non corretta gestione dell’affidamento degli incarichi. Nell’inchiesta entrano a vario titolo numerosi tecnici esterni a cui sono stati affidati incarichi per opere pubbliche, ma anche altre persone sia interne che esterne all’Amministrazione. Dagli elementi in possesso si parla anche di presunte minacce o ritorsioni . Quello che trapela che ci sarà una lunga stagione giudiziaria, avvocati a lavoro sin da subito e clima, se non ce ne fosse bisogno, più arroventato che mai.
Questa di oggi rappresenta un’altra brutta pagina di storia di un paese che non riesce a trovare pace. Sicuramente un bruttissima botta spacca gambe per l’amministrazione Ciciotti chiamata a difendersi da accuse cosi pesanti e che potrebbe portare anche a decisioni drastiche dal punto di vista politico. Le settimane prossime sono quelle dell’assorbimento del colpo e delle decisioni da prendere per il prossimo futuro. La macchina amministrativa non potrà non risentirne o lo stallo delle attività è dietro l’angolo. A rimetterci come sempre la popolazione.