di Sveva Villoresi
TAGLIACOZZO – A cent’anni dal suo sacrificio, ha voluto con parole emozionanti e commoventi ricordarlo il sindaco, Vincenzo Giovagnorio, in occasione della ricorrenza della Vittoria dell’Italia nella guerra contro gli austro-ungarici.
Ed è così che è entrato nella memoria e nel cuore di tutti, giovani e anziani, l’eroico gesto del sergente Vincenzo Di Felice, nato a Tagliacozzo il 10 giugno 1894. A soli 21 anni appena compiuti, salutò con un ultimo abbraccio i genitori e partì volontario per il fronte.
Il suo Reggimento, il 51° di Fanteria, scrisse una parte dell’epopea della Grande Guerra. Sulla sua lapide, nel cimitero monumentale di Tagliacozzo, è scritto il seguente epitaffio: “Sergente Vincenzo Di Felice, 21 anni, modesto e valoroso, già ferito in combattimento volle, tornando subito in trincea, spendere il suo sangue per la Patria eroicamente a Col di Lana il 22 ottobre 1915”.
Morì, a causa di altre e più gravi ferite riportate in un ennesimo combattimento, nell’ospedaletto da campo n. 128 a Col di Lana. Il suo nome, insieme con quelli di centinaia di altri eroi offerti dall’Abruzzo alla Patria, è iscritto nell’Albo d’Oro nazionale dei Caduti della Grande Guerra.