AVEZZANO – Quindici milioni di morti, solo sui fronti, più altri milioni di morti civili, oltre ai feriti e ai tantissimi dispersi. Sarà questo, all’indomani del 12 novembre 1918, il bilancio della Prima Guerra Mondiale, l’Inutile Strage, come la definì il Papa, la Vittoria Mutilata degli italiani, la guerra che servì per porre le basi, come sempre accade e come sempre insegna la storia, non per la pace ma per una guerra ancora più spaventosa come al Seconda Guerra Mondiale, la prima vera e propria guerra moderna.
In tutto questo, oltre ai soldati alle trincee, ai cannoni, agli assalti alla baionetta, alla patria retorica degli austriaci e degli italiani, del Piave e quant’altro, bisogna pensare ai singoli e a gruppi di individui. L’Italia, come nazione unita, esisteva da mendo da mezzo secolo all’inizio del conflitto e uomini del sud e del nord del paese si trovarono per la prima volta a contatto, sotto una stessa bandiera, e spesso nemmeno riuscivano a capirsi. Sotto le bombe, in mezzo alle pallottole e al rischio di essere catturati, in questo immenso lago di pericolo, morte, paura e dolore, c’erano i cappellani militari che, di sicuro, hanno svolto un ruolo fondamentale proprio per i singoli, per soldati, quelli che la storia, tranne uno, il Milite Ignoto, ignora, per l’appunto. Loro sono stati una prima linea morale dell’anima di cui poco si parla anche nelle celebrazioni ricorrenti alle umane scadenze prefissate.
A loro, alle loro figura, a ricordare il loro contributo e sostegno in quella spaventosa, insensata strage, ci ha pensato l’associazione culturale Avezzan’Europa ha organizzato per venerdì 16 novembre, con inizio alle ore 17,30, una conferenza sul tema: “I cappellani militari nella Prima guerra mondiale”. Relatore il dott. Pasquale Simone. L’incontro si terrà nella sala convegni del Restaurant Cafè Umami di Avezzano (Via Gramsci 6/A).
L’ingresso è naturalmente libero e noi lo raccomandiamo ai giovani e soprattutto agli studenti delle scuole superiori. Saranno un paio d’ore spese bene per capire, sentire e recepire nel profondo cosa è effettivamente una guerra, lontano da fanfare retoriche, parole roboanti e vuote e racconti di eroismi.
Il ruolo dei cappellani militari durante la Prima guerra mondiale fu di grandissima importanza non soltanto sul piano religioso, ma anche (se non soprattutto sotto gli aspetti umani, educativi, sociali e della educazione alla disciplina militare. Un modo da scoprire che nessuno troverà nemmeno nei libri di storia e nei discorsi ufficiali delle autorità… civili e militari.
P.L.P.