di Marino Di Marco
AVEZZANO – I rappresentanti delle istituzioni abruzzesi si sono date appuntamento a Roma Tiburtina per far sentire la voce dei pendolari e dei viaggiatori abruzzesi in merito alla decisione della Giunta Raggi di spostare il terminal dei bus da Tibrutina ad Anagnina. Hanno partecipato: Il presidente facente funzione Giovanni Lolli; il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio; i Senatori Quagliariello, Marsili e Pezzopane; i consiglieri regionali Berardinetti, Pietrucci, Di Nicola (questo ultimo con delega ai trasporti) e ancora i sindaci o loro delegati di Pescara, Teramo, L’Aquila, Sulmona, Avezzano e di numerosi comuni della Marsica insieme ad associazioni sindacali e dei pendolari.
Ad accogliere la numerosa delegazione abruzzese l’assessore ai trasporti della Regione Lazio e i rappresentanti dell’Associazione Rinascita Tiburtina oltre ad alcuni consiglieri comunali di minoranza. L’Abruzzo istituzionale ha inteso protestare contro una decisione assurda che creerebbe difficoltà notevoli alle centinaia di persone che giornalmente raggiungono la Capitale a mezzo autobus facendo di fatto lievitare i tempi di percorrenza e i disagi per chi deve recarsi al proprio posto di lavoro.
Anagnina (la zona scelta dalla Giunta Raggi) è molto decentrata e ciò comporterebbe una serie di cambi di mezzi di trasporto per raggiungere il centro della Capitale. Naturalmente lo stesso vale per i tanti che da Roma ogni mattina partono alla volta dell’Abruzzo. Una decisione scellerata che non ha tenuto conto degli effetti negativi che creerebbe qualora restasse in vigore. Verrebbe a risentirne tutta l’attività economica e di collaborazione tra le due Regioni, unite da molteplici interessi – questo quanto emerso dagli interventi fatti dalle autorità abruzzesi, spalleggiate in questo dal rappresentante della Regione Lazio e dall’associazione dei pendolari romana. Da anni l’Abruzzo e il Lazio lottano insieme per migliorare il trasporto su gomma e su rotaia per rendere più accessibile e anche più appetibile lo spostamento di lavoratori pendolari, dei turisti e studenti verso la Capitale e viceversa verso la nostra regione.
Gli aspetti economici che uniscono laziali e abruzzesi sono straordinari e una decisione non ponderata metterebbe a rischio questi aspetti fondamentali. I rappresentanti delle istituzioni abruzzesi nei loro interventi hanno auspicato un immediato ripensamento della decisione e richiamano gli amministratori romani al senso di responsabilità e di rispetto per l’Abruzzo ricordando che la nostra Regione nel recente passato è andata incontro alle richieste della Capitale (vedi problema rifiuti). I tanti sindaci e amministratori hanno ricevuto la solidarietà dei cittadini del Tiburtino, il municipio di Prenestina a messo a disposizione i locali per consentire al Comune di L’Aquila di svolgere un consiglio straordinario. La Regione Lazio per bocca dell’Assessore e alcuni consiglieri di opposizione in Campidoglio hanno assicurato il loro appoggio affinché la decisione venga immediatamente rivista. Non bisogna affatto abbassare la guardia – queste le conclusioni – sono in ballo aspetti molto rilevanti che riguardano i singoli viaggiatori e lo sviluppo economico di due regioni. Pronti a nuove e più forti forme di protesta.
Servizio videofotografico di YURI DI MARCO