PESCARA – Svelato questa mattina a Pescara il primo progetto politico, del tutto nuovo, che si affaccia nell’arena che si va costituendo in vista delle prossime elezioni regionali d’Abruzzo. “Avanti Abruzzo” si è presentato con i suoi fondatori, le sue personalità, i suoi programmi, le storie politiche che la compongono e, soprattutto, con la caratteristica del civismo, una politica dal basso, in sostanza, che vuole affrontare i problemi dei territori conoscendoli da vicino.
Questa la nota diffusa da Avanti Abruzzo a conclusione della kermesse tenutasi a Pescara: «Il movimento civico, popolare, liberale e riformista, nasce dal coinvolgimento delle migliori risorse umane, professionali e politiche espresse dal territorio, come risposta alle inadeguatezze della maggior parte dei partiti, incapaci di interpretare i bisogni reali dei cittadini. È un Movimento che muove dal basso e che mette al centro del suo agire politico il “lavoro, lavoro, lavoro”, lo sviluppo economico, la tutela dei ceti meno abbienti e la sicurezza con uno spirito positivo che deve spingere le azioni della Politica Abruzzese e Italiana.
Il Movimento intende rappresentare un ampio pluralismo culturale e politico, insieme con i valori di giustizia sociale, di legalità e di efficienza amministrativa, e soprattutto di ascolto della nostra gente. Ha l’ambizione di riportare nel campo dell’azione politico-amministrativa le competenze, le capacità e la concretezza, al fine di dare risposte in tempi certi alle esigenze delle comunità locali e regionali, in una visione programmatica integrata e unitaria, in grado di superare le antiche e sterili contrapposizioni territoriali e ideologiche promuovendo una forte unità di intenti nell’interesse dei territori e dei cittadini tutti.
Il Movimento vuole interpretare l’esigenza sentita da tutti di un cambiamento vero, praticato e non predicato, di metodi e di azioni politiche vere e concrete per il benessere attuale e futuro della vita dei cittadini. In tal senso, il Movimento rifiuta un’aprioristica collocazione politica in uno dei tradizionali recinti ideologici o in uno schema di alleanze precostituito, perché non funzionali al perseguimento di chiari e qualificanti obiettivi programmatici, prioritari rispetto alle appartenenze ed alle rendite partitiche. Vuole occupare uno spazio civico ampio che ascolti le persone che hanno a cuore la propria terra e sia al servizio della propria gente insieme ad altri movimenti civici che hanno gli stessi valori fondanti con i quali poter essere protagonista delle future scelte regionali e locali. I soggetti promotori: LiberaLAbruzzo – Abruzzo al Centro – Italia dei Valori – Partito socialista».
Passaggio interamente rivolto ad una politica che torni ad andare incontro alle esigenze ed alle realtà dei cittadini, è stato quello che ha affrontato l’ex Sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, uno dei fondatori di Avanti Abruzzo e leader di Abruzzo al centro che in questa esperienza è confluito. Queste le sue parole in un brano dell’intervento di stamattina a Pescara: «Vogliamo essere il sindacato dei cittadini andando a fondo dei problemi con capacità competenza e concretezza per dare soluzioni che tutelino i territori e coloro che vi abitano. Noi non siamo e non saremo aprioristicamente chiusi nei tradizionali recinti ideologici – ha detto Di Pangrazio – , ma siamo con l’Abruzzo e per l’Abruzzo, «concordando chiari e realizzabili programmi per lo sviluppo della nostra Regione. La questione delle aree interne ci sta molto a cuore, da sindaco mi sono battuto, spesso contro molti, per difenderne diritti e prerogative, vogliamo colmare il gap con il territorio costiero attraverso una spinta che valorizzi il turismo, la cultura ed i prodotti agroalimentari. Altra questione – ha proseguito l’ex Sindaco di Avezzano ora leader dell’opposizione ad Avezzano – di cui ci vogliamo occupare sono i servizi fondamentali dei cittadini. Nonostante proclami, promesse, assicurazioni, poco è stato fatto per difendere i tribunali minori. Preoccupante è la riduzione dì risorse per il sociale, nonostante la presenza di tanti anziani; la continua riduzione delle corse ferroviarie: la analoga riduzione delle torse di autobus della TUA verso i piccoli centri montani abruzzesi; assurda la recente “pazzia” della giunta Raggi di far confluire i pendolari non più al Terminal Tiburtino ma ad Anagnina. Mi vorrei soffermare ora sugli importantissimi Servizi Sanitari, questi ultimi meritano un’attenzione particolare ed una concentrazione di sforzi. E indispensabile difendere i piccoli ospedali e necessario che i centri per l’emergenza e l’urgenza siano capillarizzati sul territorio perché i servizi essenziali – ha concluso Di Pangrazio – devono essere in prossimità delle popolazioni e dei cittadini che se ne servono».
Ora si dovrà comporre le liste e scegliere di andare soli o di allearsi con chi meglio possa rispondere alle chiare esigenze esposte dal movimento civico di Avanti Abruzzo. Nella speranza che siano loro capaci di mantenere questa identità e contagiare partiti e politici ormai avvezzi spesso e volentieri alle strategie, alle alleanze, alle campagne di comunicazione per vincere le elezioni e poi lasciare tutto come è che in politica equivale a peggiorare le cose.