AVEZZANO – Crisi LFoundry di Avezzano, la Fiom-Cgil provinciale spiega il suo no all’accordo sui contratti di solidarietà e perché non ha mai chiesto ed ottenuto alcuna disdetta dell’incontro al Mise già previsto per ieri. In sostanza, la Fiom aquilana sostiene che avallare quella decisione, equivale ad avallare la decisione, vecchia ormai un po’ di anni a dire il vero per chi conosce le storie ex Micron LFoundry, della dirigenza LFoundry, di dichiarare almeno 450 esuberi, formula metallica e cinica che tradotta in linguaggio umano significa il licenziamento di 450 persone con le loro famiglie e i loro progetti futuri. La disperazione, insomma.
Prima di lasciare spazio alla nota della Cgil, crediamo necessario ricordare che il patron di LFoundry Avezzano, Sergio Galbiati, un anno fa, poco più, in piena campagna elettorale comunale, a fianco al futuro sindaco di Avezzano, al tempo mero candidato sindaco, dichiarò che si viaggiava per arrivare a fare almeno 100 assunzioni. Il tempo vola e i numeri… cambiano.
Questa la nota della Fiom-Cgil provinciale dell’Aquila: «Di fronte a una richiesta di ricorso ai contratti di solidarietà per 18 mesi con una dichiarazione di ben 450esuberi la Fiom giudica estremamente grave il fatto che l’incontro previsto per il 7 novembre presso il Ministero dello Sviluppo Economico sia stato “disdettato” senza neppure
essere aggiornato a nuova data.
La FIOM ha chiesto formalmente al MISE di conoscere le motivazioni alla base di tale disdetta, giudicando particolarmente delicata e incerta la situazione della più importante realtà industriale e occupazionale della Marsica.
Premesso che chi ha determinato questa incresciosa situazione è chiamato ad assumersene ogni responsabilità di fronte ai Lavoratori, la Fiom, attraverso la sua articolazione a tutti i livelli, si impegna con i Lavoratori Lfoundry a richiedere un nuovo incontro al MISE, affinché lo stato di salute dello stabilimento e le sue reali prospettive per il futuro siano oggetto di un attento approfondimento da
parte del Ministero dello sviluppo economico. – FIOM-CGIL della provincia di L’Aquila».