TAGLIACOZZO – In seguito alle polemiche innescate dal deputato abruzzese del PD Camillo D’Alessandro, intervengono i quattro consiglieri dell’opposizione comunale di Tagliacozzo: Vincenzo Montelisciani, Romana Rubeo, Maurizio Di Marco Testa, Angelo Poggiogalle. Da due anni i consiglieri segnalano i rischi per l’Ospedale Umberto I in seguito ai contenuti del decreto Lorenzini e nella programmazione della giunta D’Alfonso. Il deputato D’Alessandro accusa il nuovo governo di non aver accettato la delega per i piccoli ospedali abruzzesi per i quali è prevista la dimissione dei punti di Primo Intervento.
«Siamo felici che oggi che è all’opposizione in Parlamento – si legge nella lettera scritta dai quattro consiglieri d’opposizione – e che si avvicina la campagna elettorale per le regionali, anche il Partito Democratico si renda conto di ciò che i suoi ministri e i suoi assessori alla sanità hanno scritto negli atti che riguardano la programmazione sanitaria dell’Abruzzo. Noi denunciammo la prevista dismissione del PPI di Tagliacozzo nell’agosto del 2016 e, per due anni, siamo stati insultati dal sindaco Vincenzo Giovagnorio (che guida una Giunta targata PD) e dall’assessore regionale Silvio Paolucci (PD). Carte alla mano, chiedevamo che si prendesse atto ci ciò che i governi del PD avevano scritto nei loro atti programmatori e chiedevamo di cambiarli; loro intanto negavano la realtà di ciò che era scritto nero su bianco e ci accusavano di fare allarmismo. A questo punto, visto che con due anni di ritardo si accorge anche lui del problema, chiediamo all’on. D’Alessandro: perché l’assessore Paolucci, nel marzo 2017, invitato al Comune di Tagliacozzo dal sindaco che lo applaudiva in prima fila, metteva in scena il suo teatrino volto a negare la verità dei fatti? E chiediamo al sindaco Giovagnorio: perché, invece di schierarsi da subito a difesa del territorio, ha prima impedito la discussione su questi temi e ha poi coperto per due anni, con false rassicurazioni, le bugie dei suoi referenti politici? E perché ancora oggi continua a tacere sui rischi che corre il nostro ospedale? A causa di tutto ciò, per anni il problema è stato colpevolmente tenuto sotto silenzio. Noi da soli abbiamo continuato a denunciare i rischi, a tenere alta l’attenzione dei cittadini, a chiedere impegni precisi e ad auspicare una mobilitazione unitaria a difesa del diritto alla salute. E oggi torniamo a chiederlo. Ma chiediamo anche un passo indietro, con le doverose scuse, da parte di chi ha mentito ai cittadini di Tagliacozzo e ha messo gli interessi politici di parte al di sopra dell’interesse generale del territorio e del malato».