di Americo Tangredi
MAGLIANO DEI MARSI – Sentire parlare di Santità e di Santi, diaciamo la verità, un po’ ci spaventa. Spesso la nostra concezione ci porta ad identificare il santo come uno dei supereroi della Marvel e la santità come uno dei suoi poteri non sapendo che la porta della santità è grande e sempre aperta a tutti. C’era uno scrittore molto caro ad Avezzano, Mario Pomilio, che sulla santità scriveva: “Ha detto Gesù che la santità è una pianta che ha la cima al cielo e le radici nel deserto”.
In questo articolo vogliamo parlarvi dell’origine storica di questa solenne festività, nella quale la storia del cristianesimo si fonde in maniera solida con la nostra Marsica. Era il 13 maggio del 609/610 quando papa Bonifacio IV, figlio della Marsica, riaprì al culto uno dei monumenti simbolo di Roma, il Pantheon. L’edificio romano dedicato “a tutti gli dei” venne trasformato in basilica con il titolo di Santa Maria Ad Martyres. Negli anni successivi il giorno dedicato alla solennità di tutti i santi veniva festeggiato il 13 di maggio.
Sotto il pontificato di Gregorio III – siamo intorno agli anni ’30 e ’40 del 700 – venne modificato il giorno in cui si celebrava la solennità di tutti i santi e venne scelto il 1° di novembre. Perché venne scelto proprio il 1° di novembre? Come per papa Bonifacio IV venne scelto il giorno in cui si consacrava qualcosa inerente ai santi e quel qualcosa era una cappella dedicata a San Pietro alle reliquie. A tal proposito, Ludovico il Pio figlio di Carlo Magno, visto che questa festa era molto sentita nelle terre in cui egli governava, decise di istituzionalizzarla e tutt’ora permane nelle diverse anime del cristianesimo non sapendo che l’idea di questa solennità nasce dall’animo di un marsicano.