AVEZZANO – Polemica crescente fra la casa di cura “Di Lorenzo” di Avezzano e la dirigenza della Asl Avezzano, Sulmona, L’Aquila. Motivo del contendere, come noto, il mancato pagamento di alcune prestazioni, come sostenuto dalla clinica avezzanese, a causa di un’interpretazione errata, secondo la dirigenza della casa di cura, di una delibera della Regione Abruzzo. Decisione che avrebbe causato anche il mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti della clinica. Ora a replicare è la stessa dirigenza Asl che precisa il proprio obbligo nell’applicare, soprattutto in tema contabile, le normative provenienti dalla Regione, anche per evitare problemi di contestazione legali e finanziarie.
Questa la nota della dirigenza della Asl Avezzano, Sulmona, L’Aquila: «La Asl non ha il potere di cambiare la normativa vigente e dunque è tenuta ad applicarla senza eccezioni per evitare di incorrere in responsabilità di natura legale e contabile – afferma il Dg della Asl, Rinaldo Tordera, in replica alle affermazioni della direzione della clinica “Di Lorenzo” di Avezzano – La nostra azienda – aggiunge Tordera – si attiene alle disposizioni normative nazionali e regionali (delibera n. 611 del 2017) che non consentono di pagare eventuali prestazioni eseguite in modo difforme. I controlli ispettivi della Asl, in merito alla correttezza delle modalità seguite per l’erogazione delle prestazioni accreditate, servono proprio a verificare il rispetto della legge regionale. Pertanto, la decisione di ridurre l’importo degli stipendi ai dipendenti della Di Lorenzo è un fatto che attiene esclusivamente alla direzione della clinica. Va peraltro ricordato – conclude Tordera – che la normativa in materia si applica a tutte le strutture presenti sul territorio regionale senza eccezioni né deroghe».